“ESTATE TRANQUILLA”, CARABINIERI NAS CONTROLLI ESTIVI: 10 mila ispezioni e 40 tonnellate di alimenti sequestrati

Carabinieri NAS durante un'attività ispettiva

Con la fine dell’estate, si è concluso l’articolato piano di controllo “Estate Tranquilla 2022” sviluppato sull’intero territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, finalizzato a tutelare la salute pubblica e verificare il rispetto della qualità e della sicurezza dei servizi offerti durante il periodo vacanziero e turistico.
Dal mese di giugno ad oggi, i Carabinieri dei NAS hanno effettuato 10.058 ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 3.483 strutture (pari al 35% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate alle Autorità Giudiziaria e Sanitaria 3.214 operatori di settore e contestate oltre 5 mila sanzioni per un valore complessivo di oltre 3 milioni 506 mila euro.
Nel corso dei controlli sono state sequestrate 40 tonnellate di alimenti non idonei al consumo, eseguendo provvedimenti di chiusura / sospensione di 240 imprese commerciali irregolari.

Settore assistenziale e sociale

Oltre alle verifiche della filiera alimentare e turistica, l’azione di controllo dei Carabinieri NAS ha interessato il rispetto dei livelli di assistenza e di cura presso strutture socio-assistenziali, con intensificazione delle verifiche nel periodo estivo quando si registra un aumento della presenza di anziani nei centri di ricovero, associato ad una riduzione degli operatori in ragione della fruizione delle ferie. Sono stati 651 i controlli dedicati allo specifico settore, con 185 esiti non regolari e 14 strutture oggetto di chiusura o sospensione dell’esercizio.

Le più frequenti difformità riscontrate riguardano carenze strutturali ed organizzative delle strutture ricettive, sovrannumero di anziani all’interno delle stanze, l’insufficiente erogazione delle necessarie cure assistenziali, specie per gli anziani non autosufficienti, causate dal limitato numero di operatori, peraltro anche privi di qualifica professionale. Tra i numerosi interventi, è stata disposta la cessazione dell’attività di 2 comunità alloggio per anziani da parte del Comune di Siracusa, Autorità competente, a seguito delle risultanze ispettive accertate dal personale delNAS di Ragusa che evidenziavano lo stato di abusività e l’ampliamento arbitrario della capacità ricettiva. Analogo provvedimento di chiusura è stato eseguito nei confronti di una casa di riposo di Reggio Calabria con 25 anziani ospiti, anch’essa attivata abusivamente.

L’attenzione ispettiva dei NAS è stata orientata anche verso i Servizi di Continuità Assistenziale (Guardie Mediche) e i punti di primo soccorso adibiti provvisoriamente in località ad elevata densità turistica. In tale ambito sono state ispezionate 267 strutture sanitarie rilevando anomalie in 49 di esse, oggetto di segnalazione alle ASL per l’adozione di misure di adeguamento e miglioramento dei servizi offerti e nella corretta gestione di attrezzature mediche e farmaci.

Comparto alimentare e turistico

Principali obiettivi dei controlli dei Carabinieri NAS sono state le attività del settore turistico o situate in aree a preminente vocazione vacanziera come ristoranti, agriturismi, punti di ristoro delle vie di comunicazione, stabilimenti balneari, villaggi turistici, stabilimenti termali e centri benessere.
In particolare, la metà delle verifiche ha interessato il settore della ristorazione: su 4.946 locali di somministrazione ispezionati, 1.983 hanno evidenziato irregolarità (pari al 40%). Tra le violazioni più significative la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, pietanze dichiarate come fresche sebbene preparate con prodotti congelati ed episodi di intossicazione alimentare causate dalla errata conservazione di prodotti a base di pesce, per i quali 148 gestori di esercizi di ristorazione sono stati deferiti alle competenti Procure della Repubblica. Proprio a causa di gravi situazioni emerse dagli esiti dei controlli, 150 attività tra ristoranti, pizzerie, gastronomie e take-away sono state oggetto di sospensione o chiusura.
Violazioni diffuse hanno riguardato inoltre l’inadeguatezza di cucine e depositi, la mancata applicazione delle misure di autocontrollo e igiene, la tracciabilità e l’etichettatura degli alimenti utilizzati.
Nel corso di un controllo presso un ristorante di Cagliari, è stata accertata la presenza di un deposito di alimenti seminterrato mantenuto in pessimo stato igienico e privo di autorizzazione sanitaria. All’interno sono stati rinvenuti frigoriferi e congelatori con alimenti detenuti in un contesto di abbandono igienico e con presenza di insetti nocivi (blatte). Sospeso il locale abusivo di 100 mq e sequestrati 200 kg tra pasta fresca congelata, carni, pesce, prodotti di pasticceria e creme. In un altro intervento a Lecco, nell’area affacciata sul ramo lecchese del lago di Como, il NAS di Milano ha ispezionato un laboratorio-cucina di preparazione di pokè, piatto di ristorazione veloce particolarmente diffusa tra giovani, riscontrando gravi carenze igienico sanitarie e presenza diffusa di animali infestanti, che hanno determinato l’immediata sospensione dell’attività. Il NAS di Livorno ha individuato e chiuso un ristorante di Viareggio (LU) in pessime condizioni igienico sanitarie, con presenza di blatte ed insetti morti sul pavimento del locale cucina. Il NAS di Trento ha invece deferito il gestore di un ristorante stellato, ritenuto responsabile per l’ipotesi di reato di aver somministrato alla clientela prodotti ittici congelati, omettendo di indicarlo nei menù. Contestate, inoltre, violazioni amministrative per la detenzione di prodotti deperibili scaduti e per l’omessa notifica di locali adibiti a deposito alimenti.
La strategia di controllo dei Carabinieri NAS ha interessato anche altri ambiti di rilevante interesse estivo, tra cui:
-> le gelaterie, con 1.005 strutture controllate, delle quali 317 sanzionate e 12 chiuse, sequestrando 64 quintali di gelati non idonei al consumo;
Nel luglio 2022, il NAS di Palermo ha sequestrato 24.050 confezioni/vaschette di gelato, pari a 5.000 kg complessivi, detenute presso un’azienda di Agrigento per la successiva commercializzazione in assenza di qualsiasi indicazione attestante l’origine e provenienza.
-> gli stabilimenti balneari ed i villaggi turistici, con 1.350 verifiche, in cui sono stati sanzionati 386 obiettivi (pari al 29%) e contestate 532 sanzioni per 447 mila euro di valore. In tale contesto sono state eseguite 34 chiusure / sospensione del funzionamento di strutture e relative aree di preparazione pasti a causa di gravi condizioni igienico sanitari o mancanza di autorizzazione. Tra i vari interventi, a luglio, il Nas di Viterbo ha individuato e eseguito un provvedimento di chiusura nei confronti di uno stabilimento balneare di Tarquinia (VT), risultato totalmente abusivo e privo delle condizioni minime necessarie al corretto
funzionamento;
-> punti di ristoro in autostrade, porti e aeroporti, inclusi quelli presenti su traghetti e collegamenti navali. In questo ambito, sono stati operati 785 controlli, sanzionando 242 attività (pari al 31%) per violazioni sulla corretta gestione degli alimenti e carenze igieniche dei locali, con conseguente chiusura di 15 strutture per gravi irregolarità. Nel giugno 2022, è stato eseguito un provvedimento di immediata sospensione dell’attività di ristorazione e somministrazione di un bar-ristorante ubicato presso un’area di servizio stradale della provincia di Pisa. Nel corso del controllo sono emerse pessime condizioni igienico sanitarie a causa della presenza di escrementi di roditori sul pavimento del locale cucina e del magazzino e di sporco pregresso e diffuso sulle attrezzature e sulle pareti;
-> i prodotti ittici, con 226 ispezioni su tutta la filiera, nel corso delle quali il 31% degli esiti ha presentato non conformità, con sanzioni nei confronti di 70 titolari di attività e chiusura di 4 pescherie. Gli interventi hanno consentito altresì di sequestrare 101 quintali di pescato e alimenti a base di pesce irregolari.

Tra le operazioni svolte, il Nas di Campobasso ha deferito 4 titolari di attività commerciali e 4 armatori di motopesca, ritenuti responsabili di aver commercializzato gamberi rosa contenenti solfiti in quantità notevolmente superiore al limite consentito, come risultato dall’esito delle analisi di laboratorio effettuate su campioni prelevati nel corso dei controlli. Anche il Nas di Cremona, a seguito di una segnalazione di un cliente di un esercizio di ristorazione in Lodi, estendeva le verifiche sulla provenienza dei prodotti ittici ispezionando il reparto pescheria del fornitore e rilevando alici esposte alla vendita con presenza di larve viventi del parassita “anisakis”.

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fonte: Ministero della Salute

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