ASSENZA DELLA POLITICA, INVADENZA DEL PENALE, DISSOLUZIONE DEL WELFARE: l’assemblea 2019 di forum droghe

In occasione dell’assemblea annuale 2019 di Forum Droghe (FIRENZE 11 MAGGIO 2019), intendiamo rilanciare una riflessione sullo stato delle politiche sulle droghe nel nostro paese, che sostenga una ripresa di iniziativa politica e verso una non più rinviabile nuova conferenza nazionale.

Il divario tra le domande che il fenomeno dei consumi di droghe oggi pone alle politiche e le risposte conseguenti si va facendo drammatico. Nel linguaggio del populismo penale e securitario dominano risposte penali e patologizzanti a fenomeni sempre più complessi, spesso normalizzati. Intanto, in questo contesto, lo spazio delle politiche del welfare si va sempre più restringendo sia nell’ambito socio-sanitario che delle politiche sociali, secondo una deriva securitaria che spinge sempre più dal sociale al penale in forme brutali ed esplicite. Anche lo spazio che i mass media continuano a riservare alle questioni connesse con le droghe, seguono logiche vecchie, riproposte come elementi di novità con la solita logica dell’emergenza, della rappresentazione del demone delle droghe, dell’allerta di nuove sostanze sempre più incombente, del ritorno delle vecchie droghe a seminare morti.

Nessun segno di ripresa delle proposte di legge sulla legalizzazione della cannabis nonostante nelle passate legislature una di queste portasse la firma di una delle forze dell’attuale coalizione governativa. L’unica iniziativa sulle droghe, se possiamo definirla così, si è espressa con la proposta di legge di abrogazione della lieve entità. Inoltre il governo tace a tutt’oggi sulla attuazione della Riduzione del danno inserita nei nuovi LEA. In questa situazione di incertezza delle politiche, di deriva securitaria e di sostanziale arretratezza culturale, risulta necessario ripensare le modalità e gli strumenti per una critica diffusa e le strategie di promozione di iniziative pubbliche per creare forme di resistenza attiva e di intervento ai diversi livelli sia politico che sociale.

Si tratta di recuperare alcuni dei nostri modelli di azione, di intervento, di costruzione di reti e di alleanza con la società civile, dalle azioni per i LEA RdD, alla controconferenza, alle proposte di legge di modificazione del DPR 309/90, alla valutazione critica delle politiche e alla diffusione dei risultati delle nostre ricerche, con modalità nuove e più incisive, e inoltre pensarne altre inedite e innovative, per un cambio radicale di rotta. Si tratta di riproporre l’alleanza con le persone che usano sostanze a partire da ITANPUD, con gli operatori pubblici e del terzo settore sollecitandoli verso un nuovo attivismo e proponendo nuovi spazi di confronto e iniziative pubbliche comuni, coinvolgendo anche nuovi soggetti in campo come ad esempio operatori dei media e intellettuali.

A questi temi e altri che il dibattito farà emergere Forum Droghe vuole contribuire ad sviluppare e approfondire nell’assemblea dell’11 maggio con tutti i partecipanti con particolare riferimento al percorso che abbiamo insieme alla rete delle associazioni che ci vedono impegnati da tempo in battaglie comuni, denominato “ La guerra dei trent’anni. Stop the war on drugs”.

Programma dei lavori

ore 10.30 Apertura lavori Maria Stagnitta

Ore 10.50 – 14.00 – coordina i lavori Hassan Bassi

Input per la discussione:

– 30 anni di penale. Le iniziative legislative: Franco Corleone, Emilio Santoro.

– La Riduzione Del Danno (RDD) come alternativa alle politiche securitarie. Susanna Ronconi, Stefano Vecchio.

– La ricerca come strumento di valutazione delle politiche. Grazia Zuffa.

– Cannabis: legalizzazione e autoregolazione. Leonardo Fiorentini, Leopoldo Grosso.

Sono stati invitati a intervenire nel confronto: Patrizia Meringolo, Marco Perduca, Elia De Caro, Michele Passione, Riccardo De Facci, Matteo Iori, Claudio Cippitelli, Angelo Giglio, Beatrice Bassini*, Paolo Jarre, Denise Amerini, Stefano Cecconi*, Fabio Voller, Andrea Oleandri, Alessio Guidotti, Valentina Calderone, Alessandro Metz*, Massimo Oldrini, Pino di Pino, Domenico Chionetti*, Fabio Scaltritti

fonte: FUORILUOGO

Print Friendly, PDF & Email