in PRIMO PIANO

  • Alcuni interventi scolastici sono efficaci nel migliorare la dieta e l’attività fisica degli studenti (ad esempio, interventi di politica alimentare scolastica e interventi di attività fisica in classe) e nel ridurre l’obesità, il consumo di tabacco e/o il consumo di alcol (ad esempio, programmi di controllo del tabacco e programmi di educazione all’alcol). Tuttavia, le scuole non sempre riescono a implementare tali interventi basati sulle prove. In questa revisione sono stati inclusi 39 trial per un totale di 6489 partecipanti. L’obiettivo primario della revisione è stato valutare l’efficacia delle strategie volte a potenziare l’attivazione di interventi per migliorare la dieta, l’attività fisica, ridurre l’obesità, disincentivare il consumo di tabacco e/o di alcol degli studenti di età compresa tra 5 e 18 anni. C’era variabilità nelle strategie di implementazione impiegate. Tutti gli studi comprendevano molteplici interventi; i più comuni erano: riunioni educative, materiali educativi e incontri di sensibilizzazione. Altre strategie impiegate sono state condotte da opinion leader locali con interventi adattati al target anche mediante l’uso di tecnologie di comunicazione; formazione interprofessionale, giochi educativi, campionati scolastici, fornitura di attrezzature, pagamento in base alle prestazioni. L’uso di alcune strategie probabilmente determina miglioramenti degli interventi mirati a un’alimentazione sana, all’attività fisica, al consumo di tabacco e/o alcol. Non è stato tuttavia possibile determinare l’efficacia delle strategie considerate singolarmente. Un ottimo esempio di pratica efficace è il programma nutrizionale integrato “Pathways” illustrato nello studio Story M, et al. del 2003. Pathways è stato proposto in 39 scuole in Arizona. Le pratiche considerate erano: – ridurre i grassi nella colazione e nel pranzo offerti dalla scuola, – ridurre del 30% l’apporto di grassi nei pasti per 5 giorni consecutivi. Il progetto consisteva in: interventi al servizio della ristorazione includenti lo sviluppo di linee guida nutrizionali rese operative come linee guida comportamentali. Queste linee guida consistevano in sezioni specifiche e tecniche di sviluppo delle competenze per ridurre il contenuto di grassi delle voci del menu. Per supportare le linee guida, sono state condotte due sessioni di formazione per ogni anno scolastico con tutto il personale del servizio di ristorazione. Queste sessioni di formazione sono state rafforzate da ≥ 5 visite in cucina nel primo anno e ≥ 8 visite in ogni scuola nel secondo e terzo anno. Per rafforzare le linee guida sono stati sviluppati materiali e attività per le sessioni di formazione e le visite in cucina, che includevano poster, video, dimostrazioni di cibo, assaggi di cibi a basso contenuto di grassi e attività di stima della quantità di cibo. Coinvolgimento della famiglia: prevedeva una serie di azioni, dalla fornitura di spuntini sani, a basso contenuto di grassi, a suggerimenti per preparare spuntini salutari a casa; a due eventi per la famiglia svolti nelle scuole, che includevano dimostrazioni pratiche in cucina e attività per uno stile di vita più salutare, con il coinvolgimento diretto dei bambini. Conclusioni È utile proporre interventi complessi, per promuovere la salute degli studenti e ridurre il rischio di malattie future. Questa ricerca guiderà ulteriormente gli sforzi per facilitare la traduzione in pratica delle prove di efficacia in questo contesto. Bibliografia Lee DC, O’Brien KM, McCrabb S, Wolfenden L, Tzelepis F, Barnes C, Yoong S, Bartlem KM, Hodder RK. Strategies for enhancing the implementation of school-based policies or practices targeting diet, physical activity, obesity, tobacco or alcohol use. Cochrane Database Syst Rev. 2024 Dec 12;12(12):CD011677. Story M, Snyder MP, Anliker J, Weber JL, Cunningham-Sabo L, Stone EJ, et al. Changes in the nutrient content of school lunches: results from the Pathways study. Preventive Medicine 2003;37:S35-45. Parole chiave Alimentazione; attività fisica; prevenzione dell’obesità; scuola  Setting Ambiente scolastico Outcome diminuzione delle calorie assunte; aumento dell’attività fisica; diminuzione del consumo di tabacco e alcol. FONTE: DORS autrice Lidia Fubini

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  • L’Alcohol Prevention Day 2025, promosso dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità (ONA-ISS) raggiunge la ventiquattresima edizione in un momento in cui gli effetti delle prolungate criticità sanitarie dell’era post COVID-19 e dell’impatto sistemico sulla collettività hanno fatto registrare un’esplosione di vulnerabilità e fragilità latenti. Situazioni che, per la loro complessità e per le inferenze sulla sfera della salute fisica e mentale, sin dalla fase post-lockdown, avevano richiamato la necessità e l’urgenza di una massimizzazione dell’impegno e un’attenzione alla prevenzione e all’esigenza di rinnovate prospettive di salute pubblica. Il tutto nell’ottica di valorizzare e intensificare l’identificazione precoce di importanti rischi volontari e comportamentali di cui il consumo di ‘alcol è il paradigma nell’ambito dell’ampia famiglia di quelle condizioni patologiche che, non a caso, la Classificazione Internazionale delle Malattie, XI edizione (ICD11) inserisce in un’unica categoria dei “Disturbi da uso di sostanze o da dipendenze comportamentali”, tutte condizioni di compromissione della salute mentale, verosimilmente le meno intercettate e le meno curate. Abitudini rischiose e dannose che hanno fatto breccia e dilagano in milioni di consumatori e in strati sempre più ampi di fasce vulnerabili di popolazione che richiedono e sollecitano strategie, azioni, iniziative e misure nazionali, regionali, locali atte, da un lato, a garantire una maggior tutela della salute rispetto alla disinformazione, concausa principale e incontrastata degli effetti negativi di comportamenti non ispirati a stili di vita e consumo salutari e, dall’altro, a spingere verso una rinnovata cultura sanitaria e sociale di sostegno alle scelte informate. Le attività di ricerca e monitoraggio condotte dall’ONA-ISS nell’ambito dei progetti e consorzi europei e internazionali di ricerca, le attività di comunicazione e prevenzione continuano a essere tra le esperienze più rilevanti e di riferimento per l’Italia fornendo, attraverso la sorveglianza SISMA (SIStema di Monitoraggio Alcol-correlato), un importante contributo, di conoscenza e di valutazione dell’impatto dell’uso di alcol in Italia e nelle Regioni e, consequenzialmente, alla prevenzione del consumo rischioso e dannoso di alcol, dei disturbi da uso di alcol e dell’alcoldipendenza, le cui linee guida per il trattamento sono state recentemente pubblicate e rese disponibili dal Sistema linee guida ISS. Tali linee guida, che si rivolgono principalmente alle reti curanti, si affiancano alle iniziative di prevenzione scolastica e agli interventi nelle scuole, alla formazione IPIB (Identificazione Precoce e Intervento Breve) dei Disturbi da Uso di Alcol (DUA) dei professionisti e degli operatori del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Anche per il 2025, l’ONA-ISS ha elaborato e analizzato, come da mandato del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM 3/3/2017), le informazioni e le basi di dati nazionali annualmente acquisite dalla Relazione del Ministro della Salute al Parlamento ai sensi della legge 125/2001, svolgendo attività di monitoraggio in coordinamento con l’Ufficio 6 Prevenzione delle dipendenze, doping e salute mentale, Ex Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e in base a quanto previsto dal Piano Statistico Nazionale (di cui il monitoraggio ISS è SDE-Statistica Derivata) e dalle complesse attività del SISMA per la valutazione dell’implementazione delle politiche nazionali e regionali sull’alcol i cui dati confluiscono formalmente nelle survey e nei sistemi internazionali ed europei dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) oltre che comunitari. L’Alcohol Prevention Day (APD) 2025 si propone, come sempre, di agire da catalizzatore del dibattito sulle esperienze salienti che hanno trovato espressione nell’intero corso dell’anno e in particolare di aprile, Mese di Prevenzione Alcologica, da quelle promosse dal Ministero della Salute a quelle svolte in stretta collaborazione con la Società Italiana di Alcologia (SIA), l’Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali (AICAT) ed Eurocare garantendo per il ventiquattresimo anno, la disponibilità di dati, esperienze e materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata sul contrasto alle fake news e su livelli  più elevati possibili di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale. Il contributo delle relazioni da parte dei rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), del Ministero della Salute, dell’ISS, della SIA, dei partner afferenti al SSN e dei rappresentanti del privato sociale e dell’Associazionismo concretizza l’approccio multidimensionale di riferimento come risorsa per la collettività̀ rappresentando il nucleo fondante di azioni utili ad affrontare la sfida futura posta dall’evoluzione e dal maggiore impatto delle problematiche causate dall’alcol in funzione dei nuovi scenari epidemiologici ridisegnati dall’emergenza post-pandemica. Grazie al gruppo di lavoro congiunto dell’ISS con la SIA, la disponibilità di position paper e di review amplia la base di evidenze di cui poter disporre per la necessaria e urgente integrazione del Piano Nazionale di Prevenzione e dei Piani regionali al fine di ispirare un nuovo “Piano Nazionale Alcol e Salute” capace di valorizzare la collaborazione con il mondo dell’auto e mutuo aiuto e contribuire a co-progettare gli ’interventi richiesti a livello nazionale, europeo e globale dalle strategie dell’OMS, delle Nazioni Unite, del Parlamento europeo. Secondo l’OMS, nel mondo, 2,6 milioni di decessi sono annualmente attribuibili al consumo di alcol, di cui 2 milioni tra gli uomini e 0,6 milioni tra le donne. Le persone di età più giovane (20-39 anni) sono colpite in modo sproporzionato dal consumo di alcol: la percentuale più alta (13%) di decessi attribuibili all’alcol è verificata da anni, costantemente in questa fascia d’età. I più recenti dati disponibili sul consumo globale di alcol mostrano che circa 400 milioni di persone di età pari o superiore a 15 anni soffrono di disturbi legati all’abuso di alcol e circa 209 milioni soffrono di dipendenza da alcol. Nonostante un costante aumento nel numero di nazioni che sviluppano politiche nazionali sull’alcol, numerose sono le segnalazioni di continue interferenze da parte dell’industria dell’alcol nello sviluppo di queste politiche. «I minori, i giovani, le donne e gli anziani rappresentano i target di popolazione più preoccupanti per consumi a rischio. Lo screening precoce sarebbe determinante come l’intervento breve di counselling motivazionale secondo il modello IPIB promosso dall’ISS e dal Ministero della Salute» commenta Emanuele Scafato, direttore dell’ONA-ISS. «L’accesso al trattamento per le persone con consumo dannoso di alcol e disturbi da uso di alcol (DUA) rimane molto basso con solo 64.856 alcoldipendenti in […]

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  • 25 Aprile 2025 Sarà un 25 aprile grande e fortemente unitario. Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza opererà affinché in tutto il Paese l’80° della Liberazione risuoni come una grande Festa popolare e nazionale in ricordo di tutte e tutti coloro che in tanti casi hanno sacrificato la propria vita, la propria giovinezza per un Paese finalmente libero e liberato. Partigiane, partigiani, staffette, donne, lavoratori, deportati, internati, militari, forze dell’ordine, sacerdoti, antifasciste, antifascisti, intere famiglie. La Costituzione del 1948 è stato il frutto di questa lotta, un dettato civile che riguardava e riguarda tutti: libertà, eguaglianza, solidarietà, lavoro,  pace, dignità della persona, in una piena democrazia fondata sul pluralismo. Il Forum, onorando e concretizzando questo impegno che arriva da tutte le radici della Resistenza, ha prodotto insieme un logo “Liberazione80” e un manifesto “Viva la Liberazione!” il cui disegno è stato realizzato dai detenuti del Laboratorio Artemisia del carcere di Milano – Bollate. Perché il senso profondo e il bisogno di Liberazione attraversa e sollecita i luoghi e le speranze di tutto il Paese. Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza: ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia AICVAS – Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti ANEI – Associazione Nazionale Ex Internati nei campi nazisti – Volontari della Libertà ANFIM – Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri ANPC – Associazione Nazionale Partigiani Cristiani ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti ANRP – Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione e loro familiari FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane FIVL – Federazione Italiana Volontari della Libertà A questo LINK – in continuo aggiornamento – i programmi degli eventi in tutta Italia promossi dall’ANPI, in collaborazione con le Associazioni del Forum e i Comuni Programma della manifestazione centrale a Milano: CONCENTRAMENTO ORE 14.00 a Porta Venezia dove si posizionerà̀ la testa del corteo, mentre la restante parte si dispiegherà̀ lungo il cavalcavia dei Bastioni. ore 14.30 – Partenza del corteo; ore 16.00 – Piazza Duomo inizio interventi; Presenta e coordina Primo Minelli Presidente del Comitato antifascista milanese; Interventi: Giuseppe Sala – Sindaco di Milano Sandra Gilardelli – Partigiana Maurizio Landini – Segretario Generale CGIL Gianfranco Pagliarulo – Presidente Nazionale ANPI Rappresentanti delle Associazioni FIAP, FIVL, ANED, ANPPIA, ANEI  Musiche Partigiane (Emilio e gli Ambrogi) Alle 18.00 Concerto di musica classica al Teatro alla Scala. Fonte: https://www.anpi.it/

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  • Sabato 12 aprile, nell’ambito della giornata di lancio della campagna referendaria, la Cgil ha organizzato un evento in ogni provincia: talk, dibattiti, infopoint, volantinaggi, flash mob, musica, teatro, food&drink. Qui l’elenco degli appuntamenti  

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  • Il consiglio dei ministri del 9 aprile ha approvato il nuovo Documento di finanza pubblica (DFP). Nel capitolo Sanità si conferma il definanziamento del SSN pubblico: la spesa sanitaria prevista in rapporto al PIL resta ferma nel triennio 2025-2027 al 6,4%, al di sotto della soglia di pericolo indicata dall’OMS.  (DFP 2025 SEZIONE II) Capitolo II.3 SANITÀ Previsioni per l’anno 2025 La spesa sanitaria prevista per il 2025 è pari a 143.372 milioni, con un tasso di crescita del 3,6 per cento rispetto all’anno precedente e una percentuale sul PIL pari al 6,4 per cento. Previsioni per gli anni 2026-2027 e indicazioni relative al 2028 Nel biennio 2026-2027, la spesa sanitaria è prevista crescere a un tasso medio annuo del 2,8 per cento; nel medesimo arco temporale il PIL nominale crescerebbe in media della stessa percentuale. Conseguentemente, il rapporto fra la spesa sanitaria e il PIL si assesta al 6,4 per cento a decorrere dal 2026. La quantificazione della spesa sconta gli oneri per i miglioramenti economici dovuti  al  rinnovo  delle  procedure  negoziali  del  personale  dipendente  e convenzionato  del  SSN  relative  al  triennio  2025-2027  e  una  dinamica incrementale dei costi desunta dal monitoraggio e dai relativi fattori, oltre che gli interventi  previsti  dalla  legislazione vigente e  dall’implementazione  del PNRR Nel 2028 la crescita della spesa è ipotizzata pari al 2,6 per cento, ed è prevista stabile al 6,4 per cento l’incidenza sul PIL. Nel 2028 sono presenti gli oneri relativi al rinnovo delle intese negoziali del personale dipendente e convenzionato del SSN relative al triennio 2028-2030128. Tabella 1 Capitolo II.2 PRESTAZIONI SOCIALI IN DENARO La spesa sociale per prestazioni in denaro (al netto delle pensioni) in rapporto al PIL scende dal 5,2% del 2025 al 5,0% del 2027. Nel periodo 2026-2028 la crescita della spesa per altre prestazioni Sociali (quindi al netto della spesa pensionistica) scende al 1% annuo. Nel 2025 era del 7%. Previsioni per il periodo 2026-2027 e indicazioni relative al 2028 Per il periodo 2026-2027 la complessiva spesa per prestazioni sociali in denaro presenta un tasso di variazione medio annuo, prendendo a riferimento l’anno 2025, del 2,5 per cento. Il tasso di variazione medio annuo del periodo per la spesa pensionistica risulta pari al 3,0 per cento, mentre quello della spesa per altre prestazioni sociali in denaro si colloca al 1,0 per cento annuo (nel 2025 era del 7%). Tabella 2

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  • MOBILITAZIONE STRAORDINARIA – 25 aprile/9maggio 2025 “A ognuno di fare qualcosa” Aderisci e partecipa alla Mobilitazione Straordinaria contro il genocidio di Gaza Gaza è un campo di sterminio* Un fatto totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia L’Italia deve agire con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza Continuiamo a chiederlo!!! Non abbiamo diritto di stancarci! Dichiarazione del Segretario Generale dell’Onu Antònio Guterres sull’emergenza in corso a Gaza, New York, 8 aprile 2025 “È passato più di un mese intero senza che sia entrata una sola goccia di aiuti a Gaza. Né cibo. Né carburante. Né medicine. Né forniture commerciali. Man mano che gli aiuti sono venuti a mancare, le porte dell’orrore si sono riaperte. Gaza è un campo di sterminio – e i civili sono intrappolati in un ciclo infinito di morte.  Alcune verità sono evidenti fin dagli atroci attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas. Soprattutto, sappiamo che i cessate il fuoco funzionano. Il cessate il fuoco ha permesso il rilascio degli ostaggi. Il cessate il fuoco ha garantito la distribuzione di aiuti salvavita. Il cessate il fuoco ha dimostrato che la comunità umanitaria può operare. Per settimane – le armi hanno taciuto, gli ostacoli sono stati rimossi, i saccheggi sono cessati – e siamo stati in grado di fornire aiuti salvavita a praticamente ogni parte della Striscia di Gaza. Tutto questo è finito con la rottura del cessate il fuoco.  La speranza è svanita per le famiglie palestinesi a Gaza e per le famiglie degli ostaggi in Israele – e me ne è stato ricordato il dolore proprio ieri, incontrando nuovamente i familiari degli ostaggi. Ecco perché ho costantemente chiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, un cessate il fuoco permanente e pieno accesso umanitario. In tempi come questi, dobbiamo essere cristallini… chiari sulla situazione. Con i valichi di Gaza chiusi e gli aiuti bloccati, la sicurezza è a pezzi e la nostra capacità di operare è stata strangolata.  E come hanno dichiarato ieri i responsabili delle organizzazioni umanitarie dell’ONU in una dichiarazione congiunta: “Affermazioni secondo cui ci sarebbe abbastanza cibo per sfamare tutti i palestinesi a Gaza sono lontane dalla realtà sul terreno, e le scorte stanno finendo drasticamente.” Dobbiamo essere chiari anche riguardo agli obblighi. In quanto potenza occupante, Israele ha obblighi inequivocabili ai sensi del diritto internazionale – incluso il diritto umanitario internazionale e il diritto internazionale dei diritti umani. L’articolo 55, paragrafo 1, della Quarta Convenzione di Ginevra stabilisce che “la Potenza Occupante ha il dovere di garantire le forniture alimentari e mediche alla popolazione”. L’articolo 56, paragrafo 1, afferma che “la Potenza Occupante ha il dovere di garantire e mantenere… gli ospedali e i servizi medici, la sanità pubblica e l’igiene nel territorio occupato”. Stabilisce inoltre che il personale medico di ogni categoria deve poter svolgere i propri compiti. E l’articolo 59, paragrafo 1, della Quarta Convenzione di Ginevra prevede che “se la totalità o parte della popolazione di un territorio occupato non dispone di forniture adeguate, la Potenza Occupante dovrà accettare piani di soccorso in loro favore e facilitarli con tutti i mezzi a sua disposizione”. Nulla di tutto ciò sta avvenendo oggi. Nessun aiuto umanitario può entrare a Gaza. Nel frattempo, ai valichi, cibo, medicine e rifugi si stanno accumulando, e attrezzature vitali sono bloccate. Il diritto umanitario internazionale prevede anche l’obbligo di rispettare il personale dei soccorsi umanitari. Voglio rivolgere una parola speciale a quegli eroi umanitari a Gaza. Sono sotto attacco eppure continuano a seguire la loro missione: aiutare le persone. Le agenzie dell’ONU e i nostri partner sono pronti e determinati a intervenire.  Ma i nuovi meccanismi di autorizzazione proposti dalle autorità israeliane per la distribuzione degli aiuti rischiano di controllare e limitare freddamente gli aiuti fino all’ultimo chicco di farina. Sia chiaro: noi non parteciperemo a nessun meccanismo che non rispetti pienamente i principi umanitari: umanità, imparzialità, indipendenza e neutralità. L’accesso umanitario senza ostacoli deve essere garantito. E il personale umanitario deve ricevere la protezione garantita dal diritto internazionale. L’inviolabilità delle sedi e dei beni delle Nazioni Unite deve essere rispettata. Rinnovo l’appello per un’indagine indipendente sull’uccisione di operatori umanitari – inclusi membri del personale ONU. Dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondamentali. Gli Stati membri delle Nazioni Unite devono rispettare i loro obblighi in base al diritto internazionale. E ci devono essere giustizia e responsabilità quando ciò non accade. Il mondo forse sta esaurendo le parole per descrivere la situazione a Gaza, ma noi non fuggiremo mai dalla verità. L’attuale percorso è un vicolo cieco – totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia. E il rischio che la Cisgiordania occupata si trasformi in un’altra Gaza aggrava ulteriormente la situazione. È tempo di porre fine alla disumanizzazione, proteggere i civili, liberare gli ostaggi, garantire gli aiuti salvavita e rinnovare il cessate il fuoco.” (*) Dichiarazione del Segretario Generale dell’Onu Antònio Guterres sull’emergenza in corso a Gaza, New York, 8 aprile 2025 Appello: Il mondo deve agire con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza – Dichiarazione dei responsabili di OCHA, UNICEF, UNOPS, UNRWA, WFP e OMS, 7 aprile 2025 fonte immagine: Unicef

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  • Anziani: Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, dopo bocciatura emendamento rette RSA riprendere confronto su riforma non autosufficienza “È importante la mancata approvazione nelle Commissioni del Senato dell’emendamento che modificava i LEA sulle prestazioni residenziali socioassistenziali per gli anziani non autosufficienti, in particolare in merito alla copertura da parte del Fondo sanitario nazionale degli oneri delle attività di rilievo sanitario connesse con quelle socioassistenziali”: commentano così Tania Scacchetti, Emilio Didonè e Carmelo Barbagallo, segretari generali rispettivamente di Spi, Fnp e Uilp, la decisione contraria alla modifica della norma sulle rette Rsa da parte della Commissione Bilancio del Senato …leggi il comunicato CGIL, CISL, UIL Pensionati  

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  • PER PARTECIPARE iscriviti QUI —> IN PRESENZA A ROMA, presso Sala delle Regioni via dei Frentani, 4a (entrata subito a fianco del Centro Congressi Frentani) —> ONLINE: https://us06web.zoom.us/j/82410530338?pwd=mi7BbRcVR7qdOKHdzbk5dT3sYGZoEw.1   INFO ZOOM complete   Ancora una volta i provvedimenti del Governo e le proposte del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) – vedi l’Appello “Tornano gli OPG? Per i folli rei ancora manicomio?” – sulle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems) intervengono con atti che pregiudicano le conquiste a favore delle persone che hanno commesso reati in condizioni di alterazione psichica. Ancora una volta si avanzano soluzioni che identificano la presa in carico con l’offerta di posti letto e di forme di internamento, spostando l’asse dell’intervento dalla sanità pubblica a soluzioni reclusive, spesso affidate al privato, con un orientamento esclusivamente securitario. Per questo, raccogliendo le riflessioni e le proposte emerse dalla Conferenza Nazionale Salute Mentale che si è svolta a Roma il 6 e7 dicembre 2024, promuoviamo questo seminario su Rems, carceri e servizi di salute mentale con un duplice obiettivo: contrastare gli orientamenti governativi attuali e la proposta della Commissione mista del CSM sulle Rems che mette in discussione la legge 81 che ha chiuso gli OPG e vuole tornare alla logica manicomiale, perfino proponendo strutture speciali per le persone definite con il termine disumano “gli inemendabili”, piuttosto che abolire la “irresponsabilità” della non imputabilità identificare azioni di lotta e proposte politiche che contrastino il grave degrado delle carceri e le insufficienze di gran parte dei servizi di salute mentale, e valorizzino le pratiche esemplari che esistono e resistono, e che dimostrano non da oggi un altro possibile. ————————————————————————————————————————— Partecipano tra le/gli altre/i: Franco Corleone, Nerina Dirindin, Mauro Palma, Giuseppina Paulillo, Stefano Anastasia, Patrizio Gonnella, Riccardo De Vito, Daniele Piccione, Riccardo Magi*, Alessia de Stefano, Daniele Pulino, Gisella Trincas, Maria Grazia Giannichedda, Giovanna Del Giudice, Antonella Calcaterra, Michele Passione, Francesco Maisto*, Antonello D’Elia, Benedetto Saraceno*, Giovanni Rossi, Francesco Schiaffo, Raffaele Barone*, Vito D’Anza, Stefano Cecconi, Luigina Di Liegro, Andrea Barbato, Antonio Piazza, Macio Fada, Giulia Melani, Katia Poneti, Antonella Barbagallo, Sarah Grieco, Hassan Bassi, …  * in attesa Promuovono: Coordinamento nazionale per la Salute Mentale, Antigone, La Società della Ragione, Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, Unasam, ConfBasaglia, ass. Franca e Franco Basaglia, Psichiatria Democratica, Cipes Centro d’Iniziativa Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria, Club SPDC No Restraint, Lisbon Institute of Global Mental Health, Archivio Basaglia, stopOpg, SOS Sanità, Amandoli OdV, Ass. Ligabue (CT), Ass. Sostegno e Zucchero, Oltre il Giardino OdV, DSM ASL 2 Lanciano Vasto, Gnosis coop. Sociale, ass. Festival dei Matti, Ass. Far Pensare Emanuele Lomonaco, Istituto Mario Negri, DSM Caserta, Centro Basagli Arezzo, USSM Roma, ass. La Tazza Blu, ConfCoop Sanità, Coop Nuove Risposte, Solaris OdV, Coop Sociale Il villaggio di Esteban, Rete Regionale Toscana Utenti Salute Mentale,  ass. 180Amici Puglia, Coop Sociale Nuove Risposte, Fondazione don Luigi Di Liegro, Aitsam Venezia, ass. Gianni Butturini, Coop Il grande carro, Centro Basaglia Arezzo, 180Amici L’Aquila, Volontari in Onda OdV, Anpis Puglia, Altrimenti associazione per la salute psicologica, ALFAPP La Spezia, Forum Salute Mentale Lecco, Libellula Afasp, Aresam OdV,  REMS Caltagirone, Vivamente OdV Moncalierri (TO), coop Sociale Magazzino, ass. Insieme Uguali e Diversi, … Locandina 12 aprile 2025

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  • Era l’estate del 2017 e, nel lussuoso hotel dove lavorava Fatima, una giovane cameriera, si stava tenendo un esclusivo ricevimento. L’edificio che ospita l’hotel e il ristorante era, un tempo, un monastero, edificato all’inizio del 1700 e ora sottoposto a vincoli architettonici. Fatima aveva il compito di liberare i piani di lavoro e la cucina dalle stoviglie sporche il più in fretta possibile, per questo, oltre a caricare il montacarichi, le portava a mano per le scale appoggiandole su vassoi d’argento, troppo grandi per stare nel montacarichi. Questo perché la zona cucina e quella per il lavaggio delle stoviglie si trovano su due piani diversi, la cucina sopra e il lavaggio sotto. Quella sera, mentre scendeva le scale con due di questi vassoi in mano, carichi di ceramiche, giunta agli ultimi gradini è scivolata all’indietro battendo violentemente la testa. Esito: Fatima, cameriera di 35 anni, a seguito di una caduta ha riportato una lussazione delle prime vertebre cervicali, con una prognosi complessiva di 410 giorni e un danno permanente del 42%. Questa è la cento undicesima storia aggiunta al repertorio, nel quale sono raccolte le storie scritte dagli operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che partecipano al progetto “Identificare cause e soluzioni degli infortuni lavorativi. Il modello comunità di pratica e narrazione”. Vai al repertorio delle storie di infortunio, leggi la sintesi della storia n. 111 leggi la storia n. 111 completa “Starways (nearly) to heaven“.   fonte: https://www.dors.it/2025/03/starways-nearly-to-heaven/

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  • Nel 2023, ogni giorno oltre 700 donne sono morte per cause prevenibili legate alla gravidanza e al parto, il che significa che circa una donna muore ogni due minuti. Il target 3.1 dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) è quello di ridurre la mortalità materna a meno di 70 decessi materni ogni 100.000 nati vivi entro il 2030. Il United Nations Maternal Mortality Estimation Inter-Agency Group (MMEIG) – composto da OMS, United Nations Children’s Fund (UNICEF), United Nations Population Fund (UNFPA), World Bank Group e United Nations Department of Economic and Social Affairs, Population Division (UNDESA/Population Division) ha collaborato con esperti tecnici esterni su un nuovo ciclo di stime che copre il periodo 2000-2023. Le stime rappresentano le stime MMEIG più aggiornate e comparabili a livello internazionale sulla mortalità materna, utilizzando dati di input e metodi raffinati dai cicli precedenti. Il rapporto presenta stime e tendenze, a livello globale, regionale e nazionale, comparabili a livello internazionale, relative alla mortalità materna tra il 2000 e il 2023. Dati, stime, codici modello e profili nazionali Set di dati di input completo e stime Codici modello utilizzati per lo sviluppo delle stime Profili dei paesi fonte: https://www.who.int/publications/i/item/9789240108462  

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