L’installazione di purificatori d’aria nelle aule scolastiche rappresenta un intervento efficace e conveniente per ridurre l’inquinamento e migliorare la salute dei bambini. Dovrebbe però essere accompagnato da politiche di riduzione delle emissioni.
I risultati di un piccolo investimento
Un investimento contenuto in purificatori d’aria installati nelle scuole permette di ridurre l’inquinamento nelle aule e le assenze degli studenti. È uno studio condotto in cinque scuole elementari di Milano a dimostrare che migliorare la qualità dell’aria nelle classi può avere effetti significativi sulla salute e sulla frequenza scolastica dei bambini.
Abbiamo installato 43 purificatori d’aria in aule selezionate casualmente tra 95 classi partecipanti al progetto. L’intervento ha portato a una riduzione del 32 per cento delle concentrazioni di PM2.5 all’interno delle aule trattate rispetto a quelle di controllo. Il miglioramento della qualità dell’aria si è tradotto in una diminuzione delle assenze del 12,5 per cento, equivalente a circa 1,3 giorni di assenza in meno per studente all’anno.
L’efficacia dell’intervento è risultata particolarmente marcata tra gli studenti con più alto tasso di assenteismo prima dell’esperimento: ciò suggerisce che i bambini più vulnerabili traggono maggiori benefici dal miglioramento della qualità dell’aria.
Più efficaci in autunno e primavera
Uno dei risultati più interessanti riguarda l’andamento stagionale degli effetti. Contrariamente alle aspettative, i purificatori hanno mostrato maggiore efficacia nel ridurre le assenze in autunno e primavera, non in inverno, quando i livelli di inquinamento esterno sono generalmente più elevati.
La nostra analisi ha rivelato che l’effetto dei purificatori sulle assenze non è più statisticamente significativo quando la media mobile di PM2.5 esterno supera i 10 μg/m³, o quando più di due giorni su dieci superano la soglia indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità di 15 μg/m³. Quando l’inquinamento esterno è molto elevato, i purificatori non sembrano riuscire a compensare completamente l’esposizione dei bambini agli inquinanti.
L’indagine condotta tra gli studenti ha evidenziato che quelli nelle classi trattate riportavano minori sintomi respiratori, in particolare naso che cola (-9 per cento) e naso chiuso (-11 per cento), suggerendo un generale beneficio in termini di salute. Inoltre, gli alunni delle classi con purificatori mostravano una maggiore consapevolezza della qualità dell’aria e una preferenza più marcata per politiche urbane orientate al miglioramento ambientale.
Un intervento conveniente
Una conclusione particolarmente promettente del nostro studio riguarda l’analisi costo-efficacia. Il costo totale di un purificatore per un ciclo di vita di dieci anni è di circa 3.070 euro, considerando acquisto, manutenzione e consumi energetici. Si traduce in circa 10,6 euro per ogni giorno di assenza evitato.
Studi precedenti hanno stimato che il costo sociale di un giorno di assenza da scuola in Italia è intorno ai 102 euro (includendo costi per assistenza ai bambini, perdita di produttività dei genitori e spese sanitarie), dunque il rapporto benefici-costi dell’intervento risulta di 9,6 a 1.
Necessarie misure strutturali contro l’inquinamento
Dal nostro studio si ricava che l’installazione di purificatori nelle scuole rappresenta un intervento efficace e conveniente per ridurre l’esposizione dei bambini all’inquinamento atmosferico e migliorare la frequenza scolastica.
Tuttavia, i nostri risultati evidenziano anche i limiti di questo approccio. Nei periodi di forte inquinamento esterno, i purificatori da soli non bastano a proteggere completamente la salute dei bambini. Dunque, interventi di questo tipo dovrebbero essere complementari, e non sostitutivi, di politiche più ampie di riduzione delle emissioni inquinanti.
In un contesto come quello della Pianura padana, caratterizzato da livelli di inquinamento atmosferico tra i più elevati d’Europa, potrebbero però rappresentare una soluzione praticabile nel breve periodo, in attesa di misure strutturali più incisive per il miglioramento della qualità dell’aria.
fonte: https://lavoce.info/archives/107853/meno-assenze-se-in-classe-laria-e-pulita/