Sull’ European Programme of Work (EPW) 2020–2025 approvato dai Ministri della Salute. di Monica Valli

Il 14 settembre 2020, in occasione della 70ma sessione del Comitato Regionale per l’Europa dell’OMS, i Ministri della salute e i leader della sanità pubblica dei 53 Stati membri della Regione europea, hanno approvato lo European Programme of Work (EPW) 2020–2025, noto anche come “United Action for Better Health in Europe”.

Il testo delinea un programma di azione per i prossimi cinque anni che possa rispondere alle aspettative dei cittadini in materia di salute pubblica: poter disporre di un’assistenza sanitaria accessibile e di qualità anche in situazione di emergenza e poter vivere in comunità “sane”. L’EPW si focalizza anche sui principali problemi di salute legati alla pandemia da COVID-19 ed evidenzia la necessità di accrescere il benessere psicosociale delle comunità, assicurare equità, accesso alle cure e un’assistenza sanitaria qualificata, così da contrastare il dilagare delle disuguaglianze.

Attraverso l’EPW gli Stati membri intendono rendere effettive soprattutto tre priorità che si collegano al programma di azione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sono in linea con la visione globale decisa nel Programma Generale di lavoro dell’OMS 2019-2023:

  • garantire il diritto universale di accesso all’assistenza sanitaria di qualità senza il timore di conseguenti difficoltà economiche
  • protezione della salute pubblica nelle emergenze sanitarie
  • creazione di comunità sane in cui venga garantita, attraverso azioni di assistenza sanitaria e normative pubbliche appropriate, una vita migliore in un’economia di benessere.

Cosa abbiamo appreso dall’esperienza pandemica

“COVID-19 ha portato alla luce le debolezze e i punti di forza della società europea. Ha rivelato senza mezzi termini la realtà dei nostri sistemi sanitari. I più vulnerabili, come gli anziani e le persone con esigenze di salute mentale, spesso portano il peso più pesante nelle emergenze sanitarie; la solidarietà e la fiducia tra le persone e le autorità sanitarie sono sotto pressione; e le voci dei leader sanitari e degli scienziati devono essere ascoltate dai politici perché la salute e l’economia sono indissolubilmente legate. La pandemia ci ha costretti ad affrontare questi problemi molto rapidamente, ma l’EPW ci mostra come affrontarli in un modo che generi fiducia, salute migliore e, infine, ricostruisca società migliori”, ha concluso il dottor Kluge, direttore dell’Ufficio europeo dell’OMS.

La pandemia ha messo in evidenza luci e ombre delle società nei Paesi europei, le criticità dei sistemi sanitari e il fatto che le categorie più fragili della popolazione quali anziani, minori, malati cronici o persone con problemi di salute mentale siano quelle a pagare il prezzo più alto anche nelle emergenze. Durante la pandemia, in tutta Europa molte prestazioni sanitarie sono state interrotte e questo desta preoccupazione per le conseguenze negative sulla salute della popolazione. In particolare:

  • il 68% degli Stati membri ha riportato interruzioni nei servizi di assistenza sanitaria per le malattie croniche non trasmissibili, incluso il monitoraggio di diabete e ipertensione, e i controlli oncologici
  • gli Stati stanno segnalando e prevedendo un aumento del 10% della mortalità per il cancro al seno e del 15% per quello al colon
  • in 6 Paesi, che rappresentano il 22% della popolazione infantile della Regione europea, sono stati interrotti gli appuntamenti per le vaccinazioni di routine;
  • nel mese di maggio, 28 Stati hanno riportato una diminuzione del 50% della notifica di casi di tubercolosi.

Dall’esperienza dell’epidemia COVID-19 emerge la necessità di pensare un modello di politica europea fondato su fiducia, solidarietà e programmazione, e su un sistema sanitario forte in cui salute ed economia siano inestricabilmente legate come due facce della stessa medaglia. È pertanto fondamentale che il dialogo tra decisori politici e comunità scientifica sia potenziato, che i professionisti sanitari siano supportati e formati, che i servizi territoriali siano potenziati e che sia riconosciuta la centralità della persona e delle comunità.

Risorse utili

fonte: EPICENTRO ISS

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