STRADE SCOLASTICHE: cosa pensano i bambini

Venerdì 5 maggio, la nuova mobilitazione europea per chiedere strade scolastiche

Strade scolastiche, cosa pensano i bambini

Secondo il sondaggio commissionato da Clean Cities, l’88% dei bambini intervistati vorrebbe una strada scolastica, ma solo il 7% di loro ad oggi ne ha una. Il 47% è accompagnato a scuola in auto o in moto, ma il 50% vorrebbe camminare, andare in bicicletta o usare un monopattino. E tra le richieste: più verde, più ciclabili e meno auto nei pressi delle scuole.

cartella stampa

In vista della terza mobilitazione europea “Streets for kids”, che si terrà venerdì 5 maggio e vedrà migliaia di bambini e bambine in tutta Europa scendere in strada con girotondi, biciclettate e giochi in strada per chiedere più strade scolastiche, la Clean Cities Campaign presenta i risultati del sondaggio “Strade scolastiche: cosa pensano i bambini in Italia”1 commissionata per indagare come bambine e bambini si muovono, come lo vorrebbero fare e la percezione che hanno dello spazio di fronte alle proprie scuole.

Secondo i risultati del sondaggio commissionato dalla Clean Cities Campaign, l’88% dei bambini intervistati vorrebbe una strada scolastica, ma solo il 7% di loro ad oggi ne ha una.

Il sondaggio ha rilevato che il 47% dei bambini intervistati viene attualmente accompagnato a scuola in auto o in moto, percentuale che sale fino al 66% per i bambini delle elementari.

Il 50% degli intervistati afferma che vorrebbe camminareandare in bicicletta o usare un monopattino per andare a scuola. Il 28% dei bambini dichiara di volersi recare a scuola in bicicletta o in monopattino, ma attualmente solo il 3% lo fa. Quando abbiamo chiesto perché i bambini in Italia non camminano o vanno in bicicletta di più, il 48% dei bambini ha risposto che era troppo pericoloso.

In questo senso, è da rilevare inoltre che circa la metà dei bambini e dei ragazzi intervistati vorrebbe meno auto attorno alle proprie scuole, a prescindere dall’età e dalla regione di residenza. La metà dei bambini e dei ragazzi intervistati vorrebbe più alberi e spazi verdi attorno alle proprie scuole.

Circa un terzo dei bambini e dei ragazzi vorrebbe più corsie e piste ciclabili per raggiungere la scuola, con punte vicine al 50% per chi frequenta le scuole medie e le superiori.

Ad andare a scuola a piedi o in bici sono soprattutto i bambini e le bambine delle elementari e medie (tra un quarto e la metà degli spostamenti).

“Il sondaggio ci conferma che le bambine e i bambini in Italia reclamano il bisogno di spazi in sicurezza dove giocare, di aria pulita e di percorsi casa-scuola protetti dove potersi muovere a piedi e in bici. È ora che le amministrazioni si prendano la responsabilità e realizzino Strade scolastiche da subito davanti a tutte le scuole. È una urgenza che esprimono i bambini, i diretti interessati al loro futuro, ma lo dicono anche i dati2, le esperienze e le tendenze in Europa verso città con meno auto e più mobilità sostenibile”, commenta Anna Becchi, coordinatrice della campagna Strade Scolastiche per Clean Cities Italia.

Perché le strade scolastiche?

Le strade scolastiche, ossia le strade su cui si affacciano le scuole chiuse al traffico,  sono un tassello essenziale di una mobilità sostenibile e a zero emissioni, che metta al centro lo spazio per le persone e riduca la centralità dell’auto nelle nostre città. Oltre a ridurre l’inquinamento e a garantire la salute e la sicurezza stradale favoriscono il gioco libero, lo sport e contribuiscono ad incentivare l’autonomia e lo sviluppo di comunità educanti intorno ai nostri bambini. Le strade scolastiche contribuiscono al processo di realizzazione delle “Città 30”, progetto su cui finalmente anche in Italia si è aperto il dibattito.

Le strade scolastiche sono uno strumento utile a ridurre l’inquinamento dell’aria nelle immediate vicinanze delle scuole. A Londra, ad esempio, è stato dimostrato che le strade scolastiche hanno ridotto i livelli di biossido di azoto fino al 23% e diminuito sensibilmente il traffico veicolare lungo tutto l’arco della giornata.

Le mobilitazioni in Italia per venerdì 5 maggio

Venerdì 5 maggio, bambine e bambini in tutta Europa scenderanno in strada per la terza mobilitazione europea “Streets for kids”, per giocare, pedalare e camminare per chiedere spazi liberi e sicuri davanti alle scuole. 

Saranno oltre 80 eventi in tutta Italia da Cagliari a Genova, da San Benedetto Del Tronto a Verona; solo le città di Roma e Milano aderiranno con rispettivamente 35 e 20 azioni. 

A Roma, si sono susseguite, con la precedente e attuale amministrazione, le dichiarazioni di voler avviare nuove strade scolastiche, tra sperimentazioni e progetti da mettere in atto. Ad oggi però ne risultano attive solo tre o quattro e non ci sono tempi certi per la realizzazione delle altre. Alcuni municipi sono però più avanti nella pianificazione, in particolare il Primo Municipio, il Terzo e il Dodicesimo hanno patrocinato l’iniziativa del 5 maggio prossimo.

Tra le iniziative da segnalare, in Via Monte Ruggero 30 a Roma, dalle ore 16.00 alle 18.00, si terrà un pomeriggio di giochi e attività in strada. Intervengono Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola del Comune di Roma, Eugenio Patané, Assesse alla Mobilità del Comune di Roma, Paolo Marchionne, Presidente del Terzo Municipio, Anna Becchi, coordinatrice della campagna Strade Scolastiche per Clean Cities Italia.

A Milano, la giornata “Streets for kids” seguirà la selezione dei progetti  “Piazze Aperte per Ogni Scuola”, promosso dall’Amministrazione Comunale. Tra le iniziative, in via Faravelli / Via Gattamelata, dalle ore 10.00 alle ore 17.30, la strada sarà aperta al gioco, alle attività e ai laboratori per bambini.

Per consultare tutti gli eventi in programma si rimanda al sito: https://italy.cleancitiescampaign.org/streets-for-kids-spring-2023/ 

Le foto e i video delle azioni sono disponibili sul sito dell’evento e sulla pagina Facebook di Tutti giù per strada. L’uso dei contenuti è libero, con attribuzione e nel rispetto della Carta di Treviso.

 

Clean Cities Campaign

La Clean Cities Campaign è una coalizione europea di oltre 70 ONG, associazioni ambientaliste, think-tank, movimenti di base e organizzazioni della società civile che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. La campagna sostiene la mobilità attiva, condivisa ed elettrica per un futuro urbano più vivibile e sostenibile, inclusa la graduale eliminazione dei veicoli con motore a combustione interna dalle città.

“Streets for Kids” è la mobilitazione europea per le strade scolastiche coordinata dalla coalizione Clean Cities. La richiesta alle Amministrazioni di associazioni, genitori e insegnanti è la chiusura al traffico delle strade su cui si affacciano le scuole. La campagna andrà avanti fino al 2030.

Note

1 _ Fonte: Sondaggio rappresentativo realizzato nell’aprile 2023 da YouGov per conto della Clean Cities Campaign. Il campione totale era composto da 1017 bambini di età compresa tra i 6 e i 17 anni in Italia. Il lavoro sul campo è stato svolto tra il 13 e il 20 aprile 2023.  I dati sono stati ponderati e sono rappresentativi dei bambini italiani di età compresa tra i 6 e i 17 anni. Le percentuali sono state arrotondate per eccesso.

2 _ L’Italia ha all’attivo ben tre procedure d’infrazione europee per violazione dei limiti di inquinamento dell’aria su PM2.5, PM10 e NO2. Inoltre la crisi climatica richiede una profonda e rapida trasformazione del modo in cui ci muoviamo, produciamo energia e riscaldiamo le nostre case. È quindi necessario ridurre lo spazio per le auto, soprattutto quelle inquinanti, e potenziare la ciclabilità, il trasporto pubblico e la sharing mobility, come dimostrato dal recente rapporto dell’IPCC (WG3) e come indicato dalla IEA nel suo scenario Net Zero by 2050.

Nel rapporto City Ranking pubblicato da Clean Cities, città italiane come Roma e Napoli sono tra quelle in Europa con meno spazio dedicato a pedoni e bici; Milano e Torino sono le più inquinate del continente. Dare un forte segnale sulle strade scolastiche sarebbe un modo, per le tante amministrazioni locali che hanno promesso di trasformare in senso “green” le proprie città, di dimostrare che fanno sul serio.

fonte:  COMUNICATO STAMPA CleanCities

Print Friendly, PDF & Email