Il Codice Europeo Contro il Cancro e la Rete per la Prevenzione

Perché una Rete per la Prevenzione?

La Rete per la Prevenzione del Piemonte e Valle d’Aosta sancisce l’alleanza tra Enti e Associazioni che da molti anni operano nell’ambito della prevenzione del cancro. Questa iniziativa rappresenta una chiamata all’azione e uno strumento di advocacy per offrire a tutti i partner l’opportunità di sostenere e promuovere programmi e interventi di prevenzione in linea con i 12 punti del Codice Europeo contro il Cancro e con la mission della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta.

L’adesione a quest’alleanza si è formalizzata attraverso la firma di un Patto, che prevede in particolare:

  • la condivisione dei contenuti del Codice Europeo contro il Cancro e riconoscerli come propri.
  • l’impegno a sostenere la coerenza tra i principi del Codice Europeo e le proprie attività nella prevenzione, sostenendo la diffusione di una corretta informazione fondata su basi scientifiche, contrastando la disinformazione e i “falsi miti”.
  • l’impegno a condividere con le altre Associazioni della Rete un linguaggio comune, accessibile e di facile comprensione per tutte le categorie di destinatari per la diffusione dei contenuti del Codice Europeo contro il cancro.

Tra i diversi partner della Rete per la Prevenzione, oltre alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, e CPO Piemonte, che coordinano le attività, vi sono la regione Piemonte, molte Associazioni di volontariato, tutte le sedi provinciali della Lega per la Lotta contro i Tumori, il Centro di documentazione per la promozione della salute del Piemonte (Dors), Federfarma Piemonte, l’Ordine Provinciale dei Farmacisti e l’Ordine dei Medici del Piemonte.

E’ importante sottolineare che la Rete ha già un respiro internazionale assicurato dalla partecipazione, come partner ufficiale, della European Cancer League (ECL), che rappresenta tutte le Leghe europee per la Lotta contro il Cancro.

Che cos’è il Codice Europeo Contro il cancro?

Il Codice Europeo Contro il Cancro è un’iniziativa della Commissione Europea che ha l’obiettivo di informare le persone su ciò che possono fare per sé o per i propri familiari per ridurre il rischio di contrarre un cancro. Il Codice consiste su dodici raccomandazioni che le persone possono seguire senza aver bisogno di competenze o consigli specifici. La quarta edizione del Codice in italiano (il codice è stato tradotto in tutte le lingue della Comunità Europea), è pubblicata sul sito dedicato assieme alle domande e risposte che spiegano i rischi di cancro cui si riferisce ciascuna raccomandazione e forniscono maggiori dettagli sul modo in cui le persone possono proteggere se stesse e i loro familiari.

Questa quarta edizione è stata preparata nel 2012–2013 da ricercatori e altri esperti di tutta l’Unione europea riuniti in un progetto coordinato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, finanziato con il programma dell’UE Salute. Il Codice si basa sulle più recenti conoscenze scientifiche (disponibili e pubblicate e consultabili sul sito del Codice), che sono state utilizzate dai diversi gruppi multidisciplinari per formulare le 12 raccomandazioni. Tra i vari partner un grosso contributo è stato fornito proprio dal CPO Piemonte che ha coordinato alcune aree di ricerca.

Quanto maggiore è il numero di raccomandazioni seguite dalle persone, tanto più si può ridurre il rischio di sviluppare un cancro. E’ stato stimato che quasi la metà di tutti i decessi legati al cancro in Europa potrebbe essere evitata se tutti seguissero queste raccomandazioni.

I tumori più comuni tendono a insorgere nelle persone di mezza età o più anziane, ma non è mai troppo presto o troppo tardi per tentare di prevenire il cancro. Alcune raccomandazioni riguardano i bambini, per ridurre il rischio che sviluppino un cancro quando saranno più grandi. Il fatto di adottare abitudini sane e di evitare quelle malsane è vantaggioso a qualsiasi età. Il Codice europeo contro il cancro raccomanda quei programmi di screening di cui è nota l’efficacia. La vaccinazione contro certi virus può ridurre il rischio di cancro del fegato e della cervice dell’utero. I comportamenti che proteggono contro il cancro proteggono anche contro altre grandi cause di decesso e di disabilità, che affliggono i nostri territori, come le malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e malattie cronico-degenerative in generale.

Quali sono le inziative per la sua diffusione ?

Una scatola di “Prevenill”, il nuovo rivoluzionario farmaco che potrà dimezzare l’incidenza dei tumori: non un farmaco qualunque, ma una medicina a base di prevenzione. Al suo interno non vi sono farmaci ma le dodici raccomandazioni del Codice europeo contro il Cancro. Il foglietto illustrativo indica ‘antitumorale’ alla categoria farmacoterapeutica e spiega che il sovradosaggio “può produrre un eccesso di vitalità, benessere e buona salute”. Precisa che non c’è scadenza e raccomanda di “tenere alla portata dei bambini per insegnare loro fin da piccoli ad avere buone abitudini”.

Si tratta del prodotto di punta di un’articolata campagna di diffusione del Codice, che grazie alla realizzazione di un’immagine coordinata mira a favorire la diffusione di attività e iniziative di prevenzione che si rifacciano alle raccomandazioni contenute nel Codice Europeo, e quindi basate su evidenze scientifiche. Uno dei punti di forza di tale iniziativa è il fatto che sia stata co-finanziata dai partner della Rete per la Prevenzione, che insieme si sono fatti carico dei costi della campagna.

Nel mese di Aprile 2018 è partita la campagna di diffusione del Codice in Piemonte, che vedrà impegnati gli Enti e le Associazioni partner della Rete per la Prevenzione nell’organizzazione di diverse iniziative territoriali.

La campagna di diffusione prevede che in tutta la regione, molte farmacie del Piemonte esporranno in vetrina una grande scatola di ‘Prevenill’, insieme ad altro materiale informativo.

Tutti i materiali del progetto saranno consultabili e scaricabili, in una pagina dedicata, sul sito della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta

Quali le prospettive di lavoro future?

E’ importante precisare che la Rete per la Prevenzione è un soggetto aperto e in evoluzione, che continua ad accogliere nuovi partner. Questa alleanza infatti è partita da un ristretto numero di Associazioni ed Enti che hanno favorito lo sviluppo del progetto, e ad oggi sono già 25 partner.

Proprio in quest’ottica di apertura si sta pianificando la collaborazione con l’Associazione dei Comuni Italiani – Sezione del Piemonte (ANCI Piemonte), per invitare i sindaci a farsi portatori di iniziative di diffusione del Codice Europeo Contro il Cancro. Un altro importante sviluppo del progetto è la prossima estensione dell’iniziativa alla regione Valle d’Aosta, che ha già manifestato interesse a pianificare le attività di diffusione del Codice nel proprio territorio.

Al fine di sensibilizzare ulteriormente tutti gli operatori del Sistema Sanitario Regionale, saranno invitate tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte ad aderire alla Rete e a sostenere la diffusione del Codice, nei propri territori di competenza.

In questo scenario multi-settoriale è centrale il ruolo di chi si occupa della salute pubblica, poiché tutti gli operatori sanitari si troveranno a dover far fronte ad un aumento sempre più consistente di cronicità. Numerosi studi individuano nella compressione della morbidità un obiettivo prioritario nella programmazione sanitaria a medio e lungo termine. Si tratta di favorire un cambiamento di paradigma, nella cultura sanitaria, verso un approccio focalizzato sulla prevenzione, in modo da aumentare l’attesa di vita sana, posticipando l’insorgenza della malattia cronica. L’impiego di risorse nella prevenzione non deve essere interpretato esclusivamente come una spesa, bensì come un investimento, che in alcuni casi si può tradurre in un costo evitato.

La prevenzione è uno degli strumenti migliori per ridurre il rischio di cancro e di altre malattie cronico-degenerative, permette di contenere i costi socio-sanitari, e soprattutto è alla portata di tutti.


Fonte: Dors

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