CANNABIS, CBD: il TAR ritiene fondato il ricorso e conferma la sospensione

Il Tribunale Amministrativo rileva vizi di carenza istruttoria e di motivazione del decreto sul CBD, conferma la sospensione e rinvia all’udienza di merito del prossimo 16 gennaio.

Con l’ordinanza numero 07137/2023 il TAR del Lazio ha ritenuto fondato il ricorso promosso da Ici – Imprenditori Canapa Italia contro il Decreto Ministeriale con il quale il Ministro della Salute Schillaci aveva inserito i prodotti ad uso orale a base di cannabiolo (CBD) nelle tabelle dei farmaci stupefacenti del Testo Unico sulle droghe ed ha rinviato il giudizio all’udienza di merito fissata per il prossimo 16 gennaio.

La corte amministrativa ha infatti “rilevato che la motivazione resa a supporto del D.M. gravato appare priva della richiesta integrazione istruttoria da parte del CSS e non sufficientemente chiara in ordine al dirimente profilo degli “accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica” di cui ai criteri indicati all’art. 14, co.1, lett.f) punto 1) del D.P.R. n. 390 del 1990″. Per questo afferma “che si prospettano come fondati, sia pure a un sommario esame, i vizi di carenza istruttoria e di vizio di motivazione” e che non apparendo “configurarsi, allo stato di fatto, imminenti rischi per la tutela della salute pubblica e che pertanto sussistano i presupposti per la sospensione del provvedimento” sino all’udienza di merito fissata per l’inizio del 2024.

—> Qui la decisione del TAR del Lazio.

fonte: https://www.fuoriluogo.it/mappamondo/cbd-il-tar-ritiene-fondato-il-ricorso-e-conferma-la-sospensione/

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