MINACCE AL DIRITTO ALL’ABORTO RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO: sulla possibile revoca del diritto all’aborto negli Stati Uniti da parte della Corte suprema e sul diritto alla aborto nel mondo

Le minacce ai diritti all’aborto negli Stati Uniti potrebbero avere consegyenze in tutto il mondo ©AFP_TIMOTHY-A-CLARY

1) Il governo statunitense deve garantire l’accesso all’aborto sicuro e legale

2) La storica decisione Roe v. Wade deve essere sostenuta dalla Corte Suprema degli Stati Uniti

3) Tutti i Paesi UE devono depenalizzare l’aborto

4) Le minacce ai diritti all’aborto negli Stati Uniti potrebbero avere conseguenze in tutto il mondo

Il Parlamento Europeo condanna il deterioramento dei diritti e della salute sessuale e riproduttiva delle donne nel mondo, compresi gli Stati Uniti e alcuni Paesi UE, e chiede un accesso sicuro all’aborto.

A seguito di un dibattito in Plenaria tenutosi mercoledì, i deputati hanno approvato, giovedì, una risoluzione nella quale si ricorda alla Corte Suprema degli Stati Uniti l’importanza di sostenere la storica decisione Roe v. Wade (1973) che protegge il diritto all’aborto nella Costituzione degli Stati Uniti.
Il testo non legislativo è stato adottato con 364 voti favorevoli, 154 contrari e 37 astensioni.

Il Parlamento incoraggia il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la sua amministrazione a garantire l’accesso all’aborto sicuro e legale. I deputati ribadiscono l’appello al governo del Texas di abrogare rapidamente la legge 8 del Senato e chiedono a diversi altri Stati americani con leggi analoghe di allineare la loro legislazione con i diritti umani delle donne tutelati a livello internazionale.
I divieti e le altre restrizioni all’aborto colpiscono in modo sproporzionato le donne in condizioni di povertà, affermano i deputati, che sottolineano che le donne che, a causa di ostacoli finanziari o logistici, non possono permettersi di recarsi in cliniche per la salute riproduttiva di Stati o paesi limitrofi, corrono maggiori rischi di subire procedure non sicure e potenzialmente letali.
Conseguenze di un divieto di aborto negli Stati Uniti per le donne di tutto il mondo

Il Servizio europeo per l’azione esterna, la Commissione e tutti i Paesi UE dovrebbero compensare qualsiasi eventuale riduzione dei finanziamenti degli Stati Uniti a favore della salute sessuale e riproduttiva (Sexual and reproductive health and rights – SRHR) a livello mondiale, nonché sostenere con forza e conferire priorità all’accesso universale all’aborto sicuro e legale nelle loro relazioni esterne.
Il Parlamento propone di offrire un rifugio sicuro a tutti i professionisti del settore medico che potrebbero essere a rischio di persecuzione giudiziaria o di altro tipo.
I Paesi UE devono depenalizzare l’aborto

I deputati esortano i Paesi UE a depenalizzare l’aborto, eliminare e combattere gli ostacoli all’aborto sicuro e legale, all’accesso all’assistenza sanitaria e ai servizi SRHR, senza discriminazione alcuna. Il personale medico non deve negare alle donne l’assistenza all’aborto per motivi religiosi o di coscienza, poiché ciò mette a repentaglio la vita della paziente.
Contesto

La Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe votare la revoca della protezione garantita a livello federale sul diritto all’aborto. Ciò consentirebbe a ogni stato americano di decidere autonomamente se limitare o vietare l’aborto.

Pressoché tutti i decessi derivanti da aborti non sicuri si verificano in paesi in cui l’aborto è gravemente limitato. Secondo le stime, il numero annuo di decessi materni negli Stati Uniti dovuti ad aborti non sicuri aumenterebbe del 21% entro il secondo anno successivo all’entrata in vigore di un divieto.

fonte: Parlamento Europeo

Nella risoluzione tra le raccomandazioni, preoccupazioni ed esortazioni espresse dal Consiglio si legge “si rammarica del fatto che, in alcuni casi, la prassi comune negli Stati membri consenta al personale medico, e talvolta a interi istituti medici, di rifiutarsi di fornire servizi sanitari sulla base dell’obiezione di coscienza, il che porta alla negazione dell’assistenza all’aborto per motivi religiosi o di coscienza e mette a repentaglio la vita e i diritti delle donne; osserva che spesso si invoca l’obiezione di coscienza anche in situazioni in cui qualsiasi ritardo potrebbe mettere in pericolo la vita o la salute della paziente; …”

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