“RIPRISTINO DELLA NATURA”, LA NUOVA LEGGE UE: un’opportunità per la salute e gli ecosistemi

La nuova legge sulla natura, la Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento europeo il 12 luglio 2023 promuove la biodiversità e l’azione per il clima in tutta Europa, oltre a introdurre strumenti normativi per la prevenzione e tutela della salute umana e per integrare le politiche ambientali in vigore. L’obiettivo, nell’ambito del “Green Deal Europeo”, è il ripristino degli ecosistemi e il rafforzamento della biodiversità. “Ripristinare” è la parola principale della legge per garantire ecosistemi abitabili nei quali sia assicurato il benessere delle generazioni attuali e future, direttamente o indirettamente. Avere e vivere in ecosistemi salutari significa potenziare la capacità di fornire i beni e i servizi da cui dipendono le nostre economie e le nostre vite oltre che ridurre il rischio ammalarsi di alcune patologie.

La nuova legge sulla natura impone misure di ripristino sul 20% del territorio terrestre e marino dell’Unione europea (UE) entro il 2030, arrivando a coprire tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050; essa include, tra l’altro, anche obiettivi specifici per arrestare la diminuzione degli insetti impollinatori. Il regolamento sul ripristino della natura trova la sua base giuridica all’interno dell’art. 191 del Trattato sul Funzionamento dell’UE (TFUE). Questo articolo definisce, infatti, gli obiettivi della politica dell’Unione europea in materia ambientale: «salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente; protezione della salute; uso accorto e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici». La legge sostiene la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, che riconosce che l’azione per il clima significa non solo ridurre le emissioni di gas serra ma anche proteggere la natura in senso lato. Ciò è anche sensato dal punto di vista economico poiché le stime mostrano numerosi vantaggi a fronte dell’81% degli habitat in cattivo stato: per ogni euro investito nel ripristino della natura sono infatti stimati da 8 a 38 euro in benefici.

Questa legge innovativa permette di creare vantaggi sia per la biodiversità sia per aspetti non meno fondamentali quali il riequilibrio del territorio (con la conseguenza di un minor rischio di alluvioni, siccità e altri eventi climatici estremi), il contrasto alla crisi climatica e una più efficace conservazione del capitale naturale e dei servizi ecosistemici da esso prodotti, favorendo politiche di adattamento e mitigazione. In definitiva un miglioramento della qualità della vita e della salute della popolazione europea in un senso olistico come la tradizionale definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) prevede.

MATERIALI

—> Sul sito della Commissione europea (CE) il testo “Proposal for a Nature Restoration Law” (22 giugno 2022), il testo in italiano (pdf 1,3 Mb) e gli allegati (pdf 885 kb)

—> Sul sito della CE un approfondimento sulla “Nature restoration law”

—> Sul sito della CE un approfondimento sull'”European Green Deal”

—> Sul sito della CE un approfondimento sulla “Biodiversity Strategy for 2030”

fonte: EpiCentro ISS

Testo scritto da: Mario Carere, Stefania Marcheggiani, Ornella Punzo – Dipartimento Ambiente e salute, ISS; Aurora Mancini – Università degli Studi Roma Tre

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