SOS affitti: la guida online per gli studenti universitari

La percentuale di studenti fuori sede è aumentata negli anni, seppur registrando una lieve flessione in quelli successivi al 2010/2011, con un nuovo aumento degli studenti pendolari. Nel 2003 il 22% degli studenti era fuori sede, il 55% erano studenti pendolari, il 23% erano studenti in sede. Nel 2011 i fuori sede sono diventati il 28,7%, i pendolari il 50,1% e gli studenti in sede il 21,2%.

Negli anni più recenti, in concomitanza al manifestarsi della crisi economica, il pendolarismo è stato adottato come una “strategia di sopravvivenza” da parte dei studenti e famiglie in condizioni socio-economiche svantaggiate, che non hanno rinunciato a investire nella formazione, ma hanno modificato scelte e comportamenti, continuando ad assegnare un valore centrale all’istruzione come vettore di mobilità sociale (sedi di studio più vicine anche se di minor prestigio, rinuncia al trasferimento a favore di una meno costosa mobilità giornaliera).

Attualmente circa 600mila studenti universitari sono fuori sede. Il 75% studia nella regione in cui risiede, il 25% proviene da una regione diversa. Il 48% studia nella stessa provincia in cui risiede, mentre il 52% proviene da una provincia diversa.

Essere fuori sede in questa fase di crisi economica è sempre più difficile e rischia di diventare una condizione riservata a sempre meno studenti.

Il costo principale è quello legato all’affitto di un posto letto o di una stanza singola, che incide sul budget degli studenti fino all’80%, provocando serie difficoltà alle famiglie nel sostenere le spese, anche ridimensionando i propri bilanci.

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