Salute bene comune: le risposte necessarie per la sanità delle Marche. Manifestazione Cgil, Cisl, Uil

Salute, bene comune. 1978-2018: 40  anni dalla nascita del Servizio sanitario nazionale” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta oggi ad Ancona, all’Auditorium “Montessori” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche,  promossa da CGIL, CISL e UIL e dove sono intervenuti  Rosy Bindi, ex Ministro della Sanità, Claudio Maria Maffei, Blog Marche Sanità e la Segretaria nazionale CGIL, Rossana Dettori. 
Al centro del dibattito, (ndr: introdotto dalla relazione di Graziano Fioretti, Segretario Generale UIL Marche , e presieduto da Sauro Rossi, Segretario Generale della CISL Marche, a un anno dall’avvio  della vertenza regionale sulla sanità (VEDI QUESTIONARIO ONLINE), CGIL CISL UIL Marche pongono le tante questioni ancora aperte in tema di salute: dal necessario rafforzamento dei Servizi territoriali e dell’integrazione socio-sanitaria al potenziamento della prevenzione, allo sviluppo delle Case della Salute e delle cure primarie e intermedie.  Tra le  priorità, ci sono anche la riduzione dei tempi di attesa e della mobilità sanitaria, la qualificazione della rete dell’emergenza-urgenza e della rete ospedaliera,  l’adeguamento  degli organici e il superamento del precariato. 
Bisogna,  inoltre, ripensare al ruolo della sanità privata che “copre” in media il 16,7% dei posti letto ospedalieri, livello che sale al 59,1% nel settore della post acuzie. Gli erogatori privati dovrebbero integrare il sistema pubblico piuttosto che concorrere apertamente nei suoi confronti, sfruttando condizioni di maggior favore dovute in  parte a cornici contrattuali meno tutelanti per il loro personale. Una presenza, quella dei privati, che sta diventando sempre più consistente nelle Marche e sulla quale i sindacati sono intervenuti più volte.
C’è bisogno di un quadro di programmazione, basato sulle evidenze epidemiologiche e demografiche. E’ evidente la necessità e l’urgenza  di favorire un maggior coinvolgimento dei territori nella definizione delle scelte regionali di politica sanitaria e  definire un quadro generale che superi gli interventi e le delibere spot, ed evitare così l’asettica traduzione di disposizioni ministeriali, con cui oggi si tende a governare la sanità.
L’onorevole Rosy Bindi ha sottolineato l’importanza della Legge 833 dal momento che “ha sancito il diritto della salute come fondamentale per tutti i cittadini”. Proprio la Bindi, poi, ha dichiarato, a proposito dei 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale, che “sono anni lunghi e, il Servizio sanitario, come tutti gli organismi, può aver subito alcune problematiche, legate all’entità delle risorse a disposizione, ma le scelte operate in quel periodo sono ancora valide ed è giusto rinnovarle. Le criticità di oggi, tra l’altro, sono del sistema Italia e non tanto del servizio sanitario”.
La Segretaria nazionale CGIL, Rossana Dettori ha concluso i lavori. “Dobbiamo mettere in campo pratiche per valorizzare i cittadini – ha detto – e interrompere il racconto di malasanità spesso attribuito agli operatori. Occorre che la politica provveda all’assunzione di personale per rispondere alle esigenze di salute delle persone”. Intervenendo, infine, sul rapporto Giunta regionale e sindacati, Dettori ha puntualizzato: “Nelle Marche, è importante che un Presidente di Regione si confronti con le parti sociali, abbiamo bisogno di pratiche democratiche”. 
Aggiunge Daniela Barbaresi, Segretaria Generale della CGIL Marche “con questa giornata vogliamo evidenziare il forte disagio e malcontento che i cittadini marchigiani esprimono quotidianamente; una giornata che rappresenta una prima iniziativa di mobilitazione alla quale ne seguiranno altre se non arriveranno le necessarie risposte ai bisogni di salute delle persone”.
… al termine dell’iniziativa, si è svolto un presidio/manifestazione dinnanzi agli Ospedali Riuniti di Ancona.
    
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