Suicidio assistito, CNB più coraggioso del Parlamento. di Marco Cappato

 “Come è finita?” mi sento chiedere di questi tempi da sconosciuti o da vecchi amici che si sono emozionati per DJ Fabo, si sono appassionati con il mio processo, hanno sentito di giudici che mi imputavano reati, di altri che mi volevano assolvere, ma poi… come è finita? Non è ancora finita. E c’è bisogno di ciascuno di voi perché non finisca male.

La Corte costituzionale ha spiegato perché condannare fino a 12 anni di carcere per aiuto al suicidio in alcuni casi non ha alcun senso, e ha dato al Parlamento un anno per legiferare.

Oggi metà dei componenti del Comitato Nazionale di Bioetica si sono espressi a favore della libertà di scelta delle persone malate di patologie irreversibili e sottoposte a sofferenze insopportabili. Hanno chiesto sia garantito loro il diritto di decidere anche quando non sono attaccate a delle macchine.

I capi dei grossi partiti hanno dato l’ordine di non fare nulla. Nel frattempo, girano proposte di legge trasversali che puntano a aggirare le indicazioni della Consulta riducendo di qualche anno la pena per i parenti (!!!) del malato.  Come dire: aiutare a morire senza soffrire è un crimine, ma se sei un parente è un crimine un po’ meno grave.

Su questa linea, politici clericali e cardinali politici provano assieme a far pressione sulla Corte costituzionale, convocata per il 24 settembre: vogliono che la Consulta rinvii tutto, per fare dimenticare Fabo e inventarsi falsi scoop, come quello di Noa, la ragazza olandese che si è lasciata morire di fame e sete, ma che ci è stato raccontato che era morta di eutanasia.

Perché non finisca male l’unica nostra forza è la vostra, quella della stragrande maggioranza dei cittadini italiani che, conoscendo la sofferenza in prima persona senza bisogno che gliela raccontino nei talk-show, è d’accordo a rendere legale l’eutanasia, contro l’eutanasia clandestina.

Giovedì 19 settembre ci troveremo a Roma, ai giardini Welby di Piazza don Bosco, per una grande manifestazione-concerto “Parlamento, fatti vivo” per vivere liberi fino alla fine.

A 13 anni dalla lettera di Welby al Presidente Napolitano, a 6 anni dal deposito della nostra legge di iniziativa popolare, ci saranno i protagonisti di questi anni di lotta, e ci saranno artisti,  musicisti e personalità che vogliono aiutarci a farci sentire e raggiungere il cuore della politica. 

La manifestazione – concerto costerà almeno 100.000 euro, tra palco, strutture, logistica e promozione. Ci siamo assunti la responsabilità di prendere questo impegno di spesa.

Ti chiediamo di sostenerci con un contributo:  https://www.associazionelucacoscioni.it/landing/grande-manifestazione-concerto-eutanasia-19settembre2019/.

Tutte le spese saranno documentate in dettaglio con la massima trasparenza. Perché finisca bene, fatti vivo anche tu!

Fonte: Associazione Luca Coscioni

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