CONTROLLO DEL TABACCO PER PROMUOVERE LA SALUTE E LO SVILUPPO DEI BAMBINI: il nuovo documento OMS

Identificare varie strategie per proteggere la salute e lo sviluppo dei minori dall’esposizione al fumo di tabacco attraverso la sensibilizzazione degli operatori, degli stakeholder e della comunità e tramite l’attuazione di forti misure di controllo del tabacco: è questo l’obiettivo del documento “Tobacco control to improve child health and development: thematic brief” pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a marzo 2021. Il documento si compone di due parti: la prima espone le evidenze scientifiche sugli effetti del fumo di tabacco nelle varie fasi di sviluppo del bambino, la seconda si concentra sulle azioni sinergiche da implementare (interventi legislativi, azioni di promozione della salute, prevenzione e controllo) per proteggere i bambini e le generazioni future dai danni del fumo in un’ottica di Nurturing Care e secondo le sei misure MPOWER, introdotte dalla Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco (FCTC) dell’OMS, quali migliori approcci per il contrasto al tabagismo.

L’importanza dei primi anni di vita per lo sviluppo dell’individuo

I più recenti documenti internazionali sottolineano l’importanza di tutelare la salute e promuovere le potenzialità degli individui, fin da prima della nascita, con un approccio life course in cui politiche, programmi e servizi si integrano per fornire conoscenze e risorse alle persone in tutte le fasi del ciclo di vita. In particolare, l’iniziativa Nurturing Care Framework per lo Sviluppo Precoce del Bambino (Early Child Developement – ECD) dell’OMS raccomanda di tutelare e promuovere lo sviluppo fin dalla primissima infanzia attraverso interventi che garantiscano un’alimentazione adeguata, delle buone condizioni di salute, precoci opportunità di apprendimento, una genitorialità responsiva, protezione e sicurezza.

In Italia queste raccomandazioni sono state recepite dal documento di indirizzo “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita” del ministero della Salute, destinato a genitori, operatori sanitari e policy maker.

Le evidenze scientifiche: fumo di tabacco e sviluppo del bambino

Le evidenze scientifiche sottolineano che i bambini esposti al fumo di tabacco sono a maggior rischio per diverse malattie e hanno maggiori probabilità di iniziare a fumare: far crescere i bambini in contesti “liberi” dal fumo significa garantire i diritti dell’infanzia in un’ottica anche di contrasto alle disuguaglianze, come raccomandato dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Nel mondo, il fumo passivo uccide circa 1,2 milioni di persone ogni anno e 65.000 di questi decessi prematuri e prevenibili sono bambini e adolescenti sotto i 15 anni. Il fumo di tabacco contiene cancerogeni e altre sostanze nocive, come formaldeide, benzene e piombo, che sono particolarmente dannose per il feto e per i bambini piccoli.

Nel documento OMS viene ribadito che il fumo materno durante la gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte improvvisa in culla, affezioni broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali; mentre l’esposizione al fumo passivo durante la gravidanza è legata a un aumento del rischio di aborto e di malformazioni congenite. Anche il fumo paterno, prima e durante la gravidanza, ha un impatto negativo sulla sua salute, causando un aumento del rischio di leucemia linfoblastica acuta ed è associato a tassi più elevati di altri tipi di tumori. Alcuni studi evidenziano anche che il fumo passivo può avere un impatto intergenerazionale: per esempio, nipoti di donne che hanno fumato durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di sviluppare l’asma. I bambini esposti al fumo passivo sono più a rischio di bronchiolite, polmonite e altre infezioni respiratorie e hanno anche maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale per l’asma, di sviluppare malattie dell’orecchio medio e di morire prima dei 5 anni; inoltre, sviluppano maggiormente problemi comportamentali e scolastici e bambini con caregiver che fumano hanno quasi il 70% in più di probabilità di iniziare a fumare entro i 15 anni.

Infine, nel documento viene evidenziato il pericolo dell’esposizione costante alle strategie di marketing delle industrie del tabacco indirizzate ai bambini e agli adolescenti affinché diventino nuovi consumatori.

Le politiche intersettoriali per promuovere ambienti completamente liberi dal fumo

La pubblicazione OMS sottolinea come i benefici in termini di riduzione di nascite pretermine, ricoveri causati dall’asma e visite ospedaliere per gravi infezioni delle vie respiratorie siano maggiori laddove sono in vigore politiche antifumo generalizzate, che vietano il fumo in tutti i luoghi pubblici chiusi senza eccezioni (eliminando, per esempio, le sale fumatori dei ristoranti). Queste sono presenti solo in 62 nazioni (22% della popolazione globale).

L’OMS ribadisce, quindi, l’importanza di programmare azioni di prevenzione e promozione della salute:

  • nei servizi sanitari, con la raccomandazione di rafforzare e integrare la formazione su queste tematiche dei professionisti coinvolti nella assistenza alle coppie che stanno pianificando una gravidanza, alle donne incinte e i loro partner e ai neo genitori, affinché offrano un counselling dedicato a questi aspetti, e promuovendo accesso gratuito ai servizi per smettere di fumare
  • in ambito educativo per raggiungere i bambini e i giovani attraverso programmi per sviluppare abilità utili a gestire in modo efficace le informazioni riguardanti la salute e la sua tutela, abilità che per gli adolescenti si manifestano anche nella capacità di prendere decisioni consapevoli circa la propria salute.

Viene inoltre richiamata l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU dove tra i traguardi da raggiungere c’è il rafforzamento dell’attuazione della FCTC in tutti i Paesi.

In conclusione, il documento mette in evidenza il file rouge che unisce la Nurturing Care con la FCTC e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030: l’urgenza di investire nella tutela della salute e nella promozione delle potenzialità degli individui fin da prima della nascita e supportarle in tutto il percorso di vita.

Focus sull’Italia

Nel nostro Paese con gli interventi legislativi emanati nel corso dell’ultimo ventennio sono state introdotte misure sempre più stringenti e volte alla tutela dei minori dal fumo passivo e alla prevenzione della loro iniziazione al fumo: divieto di fumare in tutti i luoghi chiusi pubblici e privati (l’art. 51 della Legge 3/2003, cosiddetta Legge Sirchia), in auto in presenza di donne incinte e minori, nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli IRCSS pediatrici e dei singoli reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria, di vendere ai minori di 18 anni anche i prodotti del tabacco di nuova generazione e l’inasprimento delle sanzioni a coloro che vendono a minori prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione (Decreto Legislativo “Tabacchi” DLgs 6/2016). Queste misure normative, in quanto strumenti di salute pubblica tra i più efficaci nella lotta al tabagismo, anche nella loro funzione di innescare maggiore consapevolezza sui rischi del fumo nei vari ambienti di vita quotidiana, stanno mostrando, nel tempo il loro effetto (per esempio in termini di riduzione della prevalenza dei fumatori dopo l’introduzione della Legge Sirchia). Ciononostante, l’epidemia tabagica resta ancora un rilevante problema di salute pubblica su cui intervenire.

A supporto delle azioni di contrasto al tabagismo, è attivo da oltre 20 anni il Telefono Verde contro il Fumo 800 554088 (TVF) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in carico al Centro Nazionale Dipendenze e Doping, quale strumento di salute pubblica, nazionale, anonimo e gratuito, inserito per DLgs 6/2016 su tutte le confezioni dei prodotti del tabacco. Il Servizio, rivolto all’intera popolazione, offre supporto ai fumatori e ai loro familiari, fornendo informazioni sanitarie e legislative, sostenendo i fumatori nel percorso di cessazione e promuovendo l’accesso ai Centri Antifumo, di cui ne cura l’aggiornamento annuale. Un intervento particolarmente rilevante, è quello che il TVF offre alle fasce più giovani che contattano il Servizio per sostenerle nel compiere scelte consapevoli per il loro benessere psicofisico.

Nell’ambito delle attività promosse dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping, sono varie le iniziative che coinvolgono i giovani. Tra queste, la realizzazione di un videoclip musicale, costruito con la strategia comunicativa peer to peer, in cui i ragazzi possano riconoscersi, e diffuso attraverso i social network. Il video può essere utilizzato come parte di programmi di promozione della salute nelle scuole.

Sempre in Italia il Programma Nazionale “Guadagnare Salute. Rendere facili le scelte salutari” approvato dal Governo con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) nel 2007 ha promosso molte iniziative e attività per contrastare il tabagismo e promuovere stili di vita salutari. Inoltre, diversi sistemi di sorveglianza e indagini coordinate dall’ISS monitorano lo stato di salute delle diverse fasce di popolazione in relazione alla tematica tabagismo. Tra queste:

  • l’indagine ISS-DOXA (15-over 65enni)
  • la sorveglianza Bambini 0-2 anni
  • la sorveglianza HBSC-Health Behaviour in School-aged Children (11-15 anni)
  • la sorveglianza GYTS-Global Youth Tobacco Survey (13-15 anni)
  • la sorveglianza PASSI (18-69 anni)
  • la sorveglianza PASSI d’Argento (over 65enni).
Risorse utili

fonte: EpiCentro

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