Abuso sostanze, Finlandia. La macchia nel paese perfetto. di Gianluca Gaburro

Nel 2023 la Finlandia registra il record di morti per abuso di sostanze, emergenza inaspettata in quello che molti immaginano un paese impeccabile.


Immacolata come le nevi della sua Lapponia, la Finlandia è, per definizione, un paese perfetto. Distese di verde, ottimi servizi assistenziali e la quasi assenza di microcriminalità sono solo alcuni degli aspetti che la rendono il posto ideale in cui vivere. E non è soltanto un luogo comune, perché nell’ultimo World Happiest Report [1] viene incoronata – di nuovo – come “La nazione più felice del mondo”. Eppure, al di sotto di questo manto di perfezione emergono aspetti controversi per quello che è ormai da tutti visto come un paese senza macchia. L’utilizzo di sostanze stupefacenti, soprattutto tra i più giovani, da diversi anni alimenta gravi fenomeni sociali piuttosto insoliti nello scenario europeo.

Protagonista inaspettata

A differenza dell’epidemia da oppioidi che colpì gli Stati Uniti, l’Europa non ha mai attraversato emergenze sanitarie legate all’utilizzo di droghe. Il continente registra poco più di seimila decessi l’anno: un numero importante, ma che si mantiene quasi stabile da diverso tempo. Ma se in questi termini la realtà europea sembra sotto controllo, tra i suoi componenti spicca sulla scena un attore inaspettato: la Finlandia. Secondo gli ultimi dati disponibili, lo stato si trova infatti tra i primi posti della classifica europea per decessi causati dal consumo di droga.

Non solo. Ancora più preoccupanti sono i dati sulle morti giovanili. Secondo l’ultimo report dell’EUDA [2] – osservatorio europeo sulle droghe – nel 2021 in Finlandia più del 20% dei morti per overdose aveva meno di 25 anni di età, quattro volte il dato italiano. C’è da aggiungere che nei successivi due anni la situazione non è migliorata. L’istituto Statistics Finland riporta un progressivo aumento della mortalità in questa fascia di età: nel 2023 un morto su tre aveva meno di 25 anni [3]. Il problema non è una novità per il Paese, che assiste da molti anni ad una crescita costante della mortalità giovanile, causata quasi sempre da un’overdose.

Droghe iniettabili e utilizzo multiplo

“Un aspetto caratteristico della Finlandia è il grande utilizzo di sostanze iniettabili, che è chiaramente un fenomeno molto rischioso” commenta la dott.ssa Kriikku Pirrko, tossicologa forense del Finnish Institut for Health and Welfare (THL). La somministrazione per via endovenosa riguarda soprattutto gli oppioidi – come l’eroina – che, secondo i dati raccolti dallo stesso THL, sarebbero la principale sostanza alla base delle morti avvenute per overdose. Si ipotizza che le restrizioni alla produzione di eroina poste dal regime talebano in Afghanistan possano spingere il mercato verso la produzione di oppioidi sintetici. Tra di essi, la Finlandia sta già sperimentando gli effetti della buprenorfina, prima tra le sostanze causa di decessi per droga [4]. Cresce poi la preoccupazione per l’arrivo del Fentanyl, che vede un mercato sempre più in espansione, a partire dal vicino fronte dei Paesi Baltici.

Gli stessi dati suggeriscono il ruolo determinante dell’utilizzo simultaneo di altre sostanze, come le benzodiazepine. I ricercatori del THL evidenziano in un rapporto [5] come il fenomeno della cosiddetta polydrug consumption – l’utilizzo di più sostanze psicoattive simultaneamente – sia la causa della quasi totalità dei decessi. Spiegano come la stessa quantità di una sostanza utilizzata da sola possa in realtà divenire letale se combinata con altre molecole, a causa di interazioni incontrollate. L’utilizzo di droghe iniettive come gli oppioidi rappresenta inoltre un grande fattore di rischio per infezioni quali epatiti virali e, soprattutto, HIV (una modalità di contagio in aumento in questo paese).

Nella pratica

I ricercatori che studiano il fenomeno ritengono che si possa fare ancora molto. Secondo lo stesso report del THL, l’utilizzo di droghe in solitudine rimane un fattore di rischio importante. Da alcuni anni si discute nel paese dello sviluppo di cosiddette drug consumption rooms, luoghi sicuri dove, chi fa uso di sostanze, può consumarle sotto la supervisione di personale qualificato. Sebbene l’iniziativa sia già stata adottata con successo in altri paesi come Francia e Germania, in Finlandia la sua applicazione trova ancora resistenze politiche e legislative.

Un altro aspetto su cui i ricercatori pongono l’accento è la formazione della popolazione giovanile, che deve essere non solo sensibilizzata sui rischi del polydrug consumption, ma anche istruita a riconoscere i sintomi di un’overdose.

Il paese sembra poi essere rimasto indietro anche sul cosiddetto take-home naloxone, il programma di distribuzione del naloxone da portare a casa, già attivo in 16 paesi europei. Il naloxone viene utilizzato contro l’overdose da oppioidi, e una somministrazione immediata può fare la differenza tra la vita e la morte. Il programma prevede non solo la distribuzione gratuita del farmaco, ma anche la formazione della popolazione, come familiari e amici, nel suo utilizzo.

Oltre all’implementazione di approcci preesistenti, si ipotizza lo sviluppo di tecnologie nuove e pionieristiche. Gli esperti pensano allo sviluppo di dispositivi indossabili capaci di monitorare i segni vitali e di allarmare il personale sanitario in caso di alterazioni preoccupanti. Uno di questi, l’Opioid Halo ä, è in grado di avvisare di un’imminente overdose sia l’utente che un contatto di emergenza, consentendo il monitoraggio in tempo reale. Il dispositivo è il primo approvato negli Stati Uniti da parte della Food and Drug Administration, agenzia di regolamentazione farmaceutica americana. [6]

Una società ancora imperfetta

Alla radice rimane però un sistema assistenziale inefficace. Gli esperti sottolineano come i fattori sociali e psicologici preesistenti siano determinanti, e ribadiscono l’importanza di interventi precoci per affrontare le fragilità giovanili. “Sappiamo che l’accesso ai trattamenti rappresenta un problema, soprattutto per i giovani. Inoltre, è noto che in Finlandia vi sia una grave carenza di assistenza psichiatrica per gli adolescenti, e probabilmente questa difficile situazione ne è una diretta conseguenza.” commenta la dott.ssa Kirkku.

L’idea comune è che il sistema sanitario dovrebbe adottare un approccio olistico, offrendo cure integrate che trattino sia la dipendenza, sia eventuali patologie correlate. Il richiamo all’azione viene direttamente dai ricercatori del THL, che nel 2022 hanno stilato una lista di 12 proposte per prevenire il fenomeno delle morti giovanili causate dall’uso di droga [7]. Nel report viene sottolineato come la maggior parte di questi decessi si possano prevenire. Per farlo è necessario prima di tutto rafforzare il fronte sociale, migliorando l’accessibilità ai trattamenti di sostituzione degli oppioidi ma, soprattutto, abbassando la soglia per chiedere assistenza. Su quest’ultimo punto, i ricercatori ritengono che sia necessario rafforzare la fiducia reciproca tra chi fa uso di droghe e le autorità, depenalizzando l’utilizzo di sostanze e coinvolgendo gli utilizzatori nel dibattito sociale.

Al momento, la capacità dei servizi di prevenire e intercettare queste problematiche rimane limitata, con una rete territoriale ancora carente. È significativo, inoltre, che oltre la metà dei giovani deceduti avesse già avuto contatti con i servizi sanitari per abuso di sostanze, senza che ciò abbia evitato un tragico epilogo.

Gianluca Gaburro, Master in Comunicazione della Scienza della Scuola SISSA di Trieste

Bibliografia

[1] World Happiness Report 2025https://worldhappiness.report/

[2] European Drug Report 2024 (EUDA)https://www.euda.europa.eu/publications/european-drug-report/2024_en

[3] Statistics Finland. Record high number of people died from drugs in 2023https://stat.fi/en/publication/clmyrhswxmlxh0aun1y86ai3p

[4] Unlu A, Tammi T, Hakkarainen P. Policy windows for drug consumption rooms in Finland. Nordic Studies on Alcohol and Drugs. 2022;39(3):205-224. doi:10.1177/14550725211069287

[5] Nuorten huumemyrkytyskuolemien olosuhteet – Näkökulmia ehkäisyynhttps://www.julkari.fi/bitstream/handle/10024/149125/URN_ISBN_978-952-408-316-4.pdf?sequence=1&isAllowed=y#:~:text=Kuolemaa%20edelt%C3%A4neet%20olosuhteet&text=Tyypillisin%20tilanne%20ennen%20kuolemaa%20oli,ja%20muiden%20p%C3%A4ihteiden%20k%C3%A4ytt%C3%B6%20yhdess%C3%A4.

[6] Huumekuolemien ehkäisyn Suomen malli: Toimenpide-ehdotuksia ja ohjeita käytännön toteutukseenhttps://www.julkari.fi/handle/10024/147189

[7] Finnish Institute for Health and Welfare. Time to act! THL published twelve ways to prevent drug-related deathshttps://thl.fi/en/-/time-to-act-thl-published-twelve-ways-to-prevent-drug-related-deaths

fonte: https://www.saluteinternazionale.info/2025/05/finlandia-la-macchia-nel-paese-perfetto/

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