WOM – WOMEN ON MOVEMENT: Self empowerment per donne detenute

La Società della Ragione presenta il progetto WOM – Women on Movement – Self empowerment per donne detenute
Lunedì 3 maggio alle ore 17,30 con un webinar gratuito con iscrizione su
Presentano:
Grazia Zuffa, Susanna Ronconi, Liz O’Neill, Serena Franchi
Hanno per ora assicurato la partecipazione:
Maria Teresa Menotto, Elena Zizioli, Monica Gallo, Nicoletta Gandus, Ornella Favero, Giusi Furnari, Giulia Fabini.
Il progetto WOM – Women On Movement prende spunto dall’esperienza positiva del progetto di ricerca–azione denominato WIT – Women in Transition, sempre finanziato dall’otto per mille della Tavola Valdese, con cui nel 2018 in due carceri della Toscana sono stati sperimentati gruppi di self-empowerment (definiti “laboratori”) tra donne detenute, condotti da esperte della SdR. L’approccio di empowerment in carcere e l’esperienza dei “laboratori” di self empowerment con donne detenute sono documentati nel volume di S.Ronconi e G.Zuffa (2020) La prigione delle donne. Idee e pratiche per i diritti, Ediesse, Roma (pp.206) e online su https://www.societadellaragione.it/wit.
L’attuale progetto WOM si propone di estendere l’esperienza dei laboratori di self empowerment fra donne detenute attraverso le seguenti azioni:
1) Aprire un confronto nell’ambito del contesto carcerario ai vari livelli sulla tematica della differenza di genere, sull’approccio di empowerment in carcere, sull’esperienza dei “laboratori” di self empowerment con donne detenute.
2) Attivare moduli di formazione rivolti a operatori e a operatrici (volontari e professionisti) del settore penitenziario per la conduzione dei gruppi di self empowerment con le donne detenute (“laboratori”) assicurando il contributo di expertise maturato dalla SdR.
3) Promuovere nuove esperienze di laboratori di self empowerment, con la conduzione di operatori/ci ad hoc formati e con opportuna supervisione

Formazione e training alla conduzione di gruppi di self empowerment

L’azione formativa si compone di a) un primo modulo di informazione/formazione generale circa l’approccio di empowerment in carcere (rivolta in via preferenziale a tutto il contesto carcerario e non solo agli operatori/operatrici che condurranno i gruppi di self empowerment); b) moduli di training alla conduzione dei gruppi di self empowerment delle donne detenute (riservato agli operatori/operatrici interessati alla conduzione dei gruppi).
Si prevede un seminario di formazione a livello nazionale, con il primo modulo di formazione/informazione generale aperto, mentre i moduli di training sono riservati a un numero limitato di operatori (circa 20-25, volontari e non) appositamente selezionati.

Attivazione dei laboratori

Il progetto prevede un numero minimo di 2 laboratori di self empowerment da attivarsi sulla base dell’interesse e disponibilità delle amministrazioni carcerarie e degli operatori/operatrici formate alla conduzione dei gruppi.
Progetto realizzato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese
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